Due vaste operazioni della Polizia di Stato di Bologna e di Torino, con il coordinamento del Servizio centrale operativo, contro un gruppo criminale mafioso nigeriano da anni ramificato in Emilia Romagna e Piemonte.
Le Procure di Bologna e Torino hanno emesso diversi provvedimenti restrittivi nei confronti di alcuni appartenenti a quello che viene denominato all’interno della comunita’ nigeriana ‘cult Maphite’, sinora rimasto in una posizione piu’ defilata rispetto agli altri gia’ emersi alle cronache ma non per questo meno pericoloso, diffuso e potente. Tra i destinatari dei provvedimenti non solo semplici soldati, ma anche personaggi di spicco che negli anni hanno ricoperto un ruolo di primissimo piano all’interno dell’organizzazione criminale. Secondo le indagini si tratta di personaggi che decidevano le nuove iniziazioni, gestivano la prostituzione, mantenevano i rapporti di forza con le altre organizzazioni criminali o gestivano lo spaccio di droga nelle piazze cittadine.
"Maxioperazione contro la mafia nigeriana, alla faccia di chi ne negava l’esistenza. Grazie a Forze dell’Ordine e inquirenti. Non abbiamo bisogno di questo tipo di immigrazione. Porti chiusi, galere aperte!" commenta il ministro dell’Interno Matteo Salvini.