"Sostenere l’export attraverso l’innovazione e’ la chiave per la crescita del Paese, lo sviluppo dei territori, l’occupazione e l’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro.
Sono tre le sfide decisive per il successo delle imprese italiane sui mercati internazionali: digitalizzazione, sostenibilita’ e i giovani. Le start up e le pmi soprattutto del Mezzogiorno devono compiere il salto da esportatori occasionali a sistematici". Cosi’ Carlo Maria Ferro, presidente dell’ICE, a margine della presentazione del XXXIII Rapporto dell’Agenzia e dell’Annuario 2019 Istat-ICE, presso l’Auditorium del Royal Continental di Napoli. Presente il ministro Luigi di Maio. "L’export – spiega Ferro – e’ il driver fondamentale per la crescita economica italiana, va sottolineata l’eccellenza del Made in Italy. Nonostante un contesto estero caratterizzato da dinamiche frenanti, l’export italiano e’ aumentato del 16,9% dal 2008 al 2018, sebbene il Pil Italiano a fine anno scorso fosse ancora del 3,1% inferiore ai dati precrisi. Nel 2018 le esportazioni sono cresciute dell’1,9% e le importazioni del 2,3%.
Il rapporto export/Pil e’ oggi del 32,1%, in linea con Spagna e Francia, ma inferiore alla Germania, in aumento del 7% rispetto al 2010. L’Italia e’ il nono paese esportatore al mondo. Germania, Francia e Usa sono i principali paesi partner. La Cina e’ in grande crescita. E’ un paese di 1,4 miliardi di consumatori, con un pil in forte crescita, riceve il 12% delle esportazioni mondiali". "I dati export del made in Italy verso i paesi extra Ue – spiega Michele Geraci, sottosegretario al Mise – confermano il trend positivo dall’inizio dell’anno con una crescita nei mesi gennaio-maggio 2019 del 4,4% rispetto a un anno fa. E’ la conferma della forza del nostro export, vero motore dell’economia italiana".