Secondo la stima preliminare dell’Istat, nel secondo trimestre il Pil italiano ha registrato una variazione congiunturale nulla, sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria e di un contenuto incremento in quello dei servizi.
A giugno, l’indice destagionalizzato della produzione industriale, dopo l’ampio incremento di maggio, si e’ ridotto marginalmente in termini congiunturali. A seguito dell’evoluzione positiva nella prima parte dell’anno, a giugno l’occupazione ha mostrato una stabilizzazione e il tasso di disoccupazione e’ diminuito ulteriormente, pur non riducendo il gap con la media dell’area euro. Sotto la spinta dei ribassi dei beni energetici, a luglio, l’inflazione ha continuato a rallentare e si e’ ampliato il differenziale negativo con la dinamica dei prezzi al consumo nell’area dell’euro e nei principali partner europei.
A luglio, l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato un marcato aumento per effetto di un miglioramento di tutte le componenti. L’indicatore anticipatore ha interrotto la tendenza alla flessione in atto dalla fine dello scorso anno, prospettando uno scenario di lieve miglioramento dei livelli produttivi.