Via libera dal Consiglio dei Ministri, ma ancora una volta con la formula "salvo intese", al decreto legge per le crisi aziendali. Il testo, proposto dal premier Giuseppe Conte e dal vice Luigi Di Maio, mira in particolare "a garantire la tutela economica e normativa di alcune categorie di lavoratori particolarmente deboli, come rider, lavoratori con disabilita’, lavoratori socialmente utili (LSU) e di pubblica utilita’ (LPU), precari.
Contiene, inoltre, disposizioni per supportare la fase attuativa del reddito di cittadinanza, rimessa all’INPS, e per la disciplina delle assunzioni in Anpal servizi Spa, spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm. Il provvedimento contiene poi disposizioni "per fare fronte ad alcune importanti crisi industriali in corso in vari territori del Paese, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e garantire sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti (aree di crisi industriale complessa delle Regioni Sardegna e Sicilia, di Isernia e a tutela di imprese in crisi), disposizioni in materia di Ilva, nonche’ norme volte ad agevolare l’accesso di aziende edili in crisi al fondo salva opere", prosegue la nota.
Infine, il decreto introduce disposizioni in materia di tutela delle attivita’ sociali e assistenziali svolte dall’Associazione italiana alberghi per la gioventu’ in materia di promozione del turismo giovanile, scolastico, sportivo e sociale.