Governo di svolta o voto. E’ la linea che il Pd ha tracciato nel corso delle consultazioni con il Presidente Mattarella. "Abbiamo espresso al Capo dello Stato la disponibilita’ a verificare la formazione di una diversa maggioranza per dare vita a un governo nel segno della discontinuita’.
Non un Governo a qualsiasi costo, quello che serve e’ un governo di svolta, alternativo alle destre, con un programma nuovo e solido e un’ampia base parlamentare che possa dare speranza agli italiani" ha detto Zingaretti. "Riteniamo utile provare a dare vita a un governo di svolta e abbiamo indicato al Presidente i primi non negoziabili principi a cui il nuovo governo dovrebbe rifarsi, tra cui la chiara e indiscussa scelta europeista e l’impegno a costruire una Europa profondamente rinnovata all’insegna dello sviluppo, lavoro e solidarieta’, il pieno riconoscimento e difesa della democrazia rappresentativa a partire dal valore della centralita’ del Parlamento, una svolta radicale delle scelte economiche e di sviluppo, evitare ulteriori inasprimenti fiscali a partire da quello dell’Iva, una svolta infine con l’Ue nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori rispetto ai decreti che si sono approvati in questa legislatura".
Zingaretti aggiunge che "se non dovessero esistere le condizioni per un governo di svolta lo sbocco naturale della crisi sarebbe il voto".