La Procura di Udine ha disposto sequestri in Italia e all’estero per piu’ di 5 milioni di euro nell’ambito di un’indagine della Guardia di finanza di Pordenone sul commercio di auto di lusso.
Il bilancio dell’operazione e’ di 20 indagati per l’evasione di oltre 35 milioni di euro. Inoltre, gli investigatori hanno scoperto che l’organizzazione avrebbe truffato 1.329 persone in 97 province. Grazie ad alcune agenzie di pratiche automobilistiche, il cui ruolo e’ al vaglio degli inquirenti, la struttura criminale sarebbe riuscita, in alcuni uffici del Dipartimento Trasporti Terrestri (Treviso, Roma, Latina e Palermo), a sottrarsi alle disposizioni di legge "antievasive" che non consentono l’immatricolazione di veicoli usati di provenienza comunitaria (e quindi il rilascio dei libretti di circolazione e delle targhe) senza il preventivo assolvimento degli obblighi di versamento dell’Iva.
L’indagine ha fatto emergere ulteriori attivita’ criminose nelle operazioni di vendita: gli autoveicoli commercializzati risultavano spesso subire una riduzione del chilometraggio (dal 50% al 70% di quello reale) agendo sul software e sulle centraline elettroniche dei mezzi; le manomissioni avvenivano in due autofficine, a Padova e nella provincia di Treviso, utilizzate all’associazione criminale. Non di rado, venivano incassati gli anticipi e, talvolta, l’intero corrispettivo (anche per 30/40 mila euro) e non veniva consegnata l’auto. Spesso, poi, venivano avviate plurime trattative per la cessione dello stesso autoveicolo a piu’ acquirenti.