L’assemblea di Carige ha dato il via libera al piano di salvataggio preparato dai tre commissari nominati dalla Bce. L’intervento ha un valore complessivo di 900 milioni di cui 700 milioni come aumento di capitale e 200 milioni sotto forma di bond.
Il progetto ha come punti di riferimento il Fondo interbancario di garanzia e Cassa centrale banca destinata a diventare azionista principale dell’istituto genovese. Al voto, ha ricapitolato uno dei tre commissari, Raffaele Lener, ha partecipato il 47,66% del capitale sociale e a dire si’ e’ stato il 91,04% dei presenti, pari al 43% del capitale totale. La percentuale dei contrari e’ stata del 4,4%. Complessivamente erano presenti 1.200 azionisti che con le deleghe rappresentavano oltre 20 mila persone. L’affluenza ha confermato le previsioni della vigilia che stimavano il tutto esaurito.
La svolta e’ arrivata con la mancata presenza di Malacalza Investimenti titolare del 27,6% delle azioni che non ha depositato le azioni. In questo modo e’ stato abbassato il quorum rendendo facilmente raggiungibile la maggioranza qualificata che serviva per approvare il piano. "L’approvazione del piano di salvataggio di Carige e’ una buona notizia per Genova e tutta la Liguria: ringraziamo gli azionisti, i commissari e i lavoratori per il senso di responsabilita’ e l’impegno dimostrato", affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci. "Regione e Comune hanno seguito le vicende di Carige fin dal primo giorno, per salvaguardare l’Istituto e i lavoratori. Ora la Banca puo’ guardare al futuro e riprendere un percorso di crescita per affiancare lo sviluppo dell’economia ligure", aggiungono.