Confcommercio: "L’analisi del nostro Ufficio Studi conferma la presenza di tanti sprechi nella spesa pubblica locale a fronte di qualita’ e quantita’ di servizi che, soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, sono ancora molto scadenti".
Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso della presentazione di una ricerca sulla spesa pubblica locale. L’associazione di categoria ha stimato che rispetto al 2007 le uscite delle Amministrazioni Pubbliche sono aumentate di circa 100 miliardi. E’ di 115 miliardi l’incremento delle uscite correnti a fronte di una riduzione delle uscite pubbliche in conto capitale di 14 miliardi. Considerando la dinamica dei prezzi, sottolinea Confcommercio, in termini reali le uscite pubbliche in conto capitale si sono ridotte del 30% in circa 10 anni.
Nel decennio passato, secondo alcuni caratterizzato da politiche di austerita’, le uscite pubbliche sono complessivamente aumentate di oltre 100 miliardi, corrispondenti a una variazione percentuale del 13,3%, superiore di qualche punto alla variazione del Pil nominale, al 9,2%. "Per recuperare una parte degli oltre 65 miliardi di euro di sprechi, serve una rigorosa applicazione dei fabbisogni e dei costi standard a tutte le funzioni pubbliche e a tutti i livelli di governo – ha aggiunto Sangalli -. Questo consentirebbe di raggiungere un duplice obiettivo: migliorare la qualita’ dei servizi pubblici e trovare le risorse necessarie per ridurre le tasse su famiglie e imprese".