Ad agosto, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche e’ diminuito di 3,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.462,6 miliardi.
La diminuzione e’ dovuta alla riduzione di 5,3 miliardi delle disponibilita’ liquide del Tesoro (da 94,8 miliardi di fine luglio a 89,5), che ha piu’ che compensato il fabbisogno (2,3 miliardi); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente ridotto il debito di 0,4 miliardi. Il debito delle Amministrazioni centrali e’ diminuito di 3,2 miliardi e quello delle Amministrazioni locali di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza e’ rimasto pressoche’ invariato.
Sempre ad agosto, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 41,4 miliardi, in diminuzione del 5,3% (2,3 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2018. Nei primi otto mesi dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 277,2 miliardi, in diminuzione dell’1,1% (3 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.