Negli ultimi cinque anni il patrimonio delle casse di previdenza private ha registrato una crescita continua e costante, passando da 65,6 miliardi del 2013 a 87 miliardi del 2018, con un aumento complessivo del 32,6%.
Una crescita dovuta da un lato ai contributi incassati superiori alle prestazioni erogate (+17 miliardi tra il 2013 e il 2018), dall’altro dai rendimenti conseguiti che ammontano a circa l’1,4% netto annuo in media degli anni presi in esame. E’ quanto emerge dal IV Rapporto Adepp sugli investimenti degli Enti di previdenza privati presentato dal presidente Alberto Oliveti. Secondo i dati, la quota investita in Italia e’ pari al 40%, gli investimenti nella restante area euro ricoprono circa il 18% del patrimonio e gli investimenti esteri si attestano intorno al 25%.
"Abbiamo voluto ricordare la creazione di valore – ha detto Oliveti – e che i patrimoni in realta’ sono dei debiti che abbiamo contratto con i nostri contribuenti che dobbiamo redistribuire sotto forma di prestazioni previdenziali e assistenziali, di welfare che tuteli la qualita’ e la quantita’ del lavoro, che dia una tranquillita’ al professionista e che gli crei opportunita’ e occasioni. Per fare questo dobbiamo mettere efficacemente a reddito i contributi, lo stiamo facendo, abbiamo dimostrato un po’ tutta la nostra logica di una diversificazione lungimirante dei nostri investimenti".