Un arsenale di armi e munizioni, ma anche un rito di identificazione della ‘ndrangheta impresso su un muro, oltre a contanti e marijuana gia’ divise in dosi.
E’ quanto scooperto in una casa a Vibo Valentia e nella frazione di Piscopio dai carabinieri nel Nucleo investigativo e della Compagnia di Vibo Valentia, assieme ai ‘falchi’ dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e a una squadra di artificieri dei carabinieri di Reggio Calabria. I servizi straordinari di controllo del territorio sono stati disposti dal Comandante provinciale a seguito della sparatoria di qualche settimana fa che e’ costata la vita, proprio a Piscopio, al 21enne Salvatore Battaglia. Arrestata una persona, altre due sono state denunciate.
Devono rispondere a vario titolo di detenzione illegale di armi clandestine, comuni e da guerra, oltre che di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Parte dell’arsenale era occultato nelle mura dell’abitazione. Lunghissimo l’elenco delle armi ritrovate, un vero arsenale da guerra: un fucile d’assalto AK 47 kalashnikov, sei fucili di vari modelli di cui due a pompa e uno a canne mozze, una mitragliatrice cal. 9, una pistola semiautomatica, un giubbotto antiproiettile, un passamontagna, tre caricatori per pistola, oltre a 700 cartucce di vario calibro, quasi ottanta apparecchi d’innesco e polvere da sparo.