"Il Muro di Berlino e’ stato per quasi un trentennio il simbolo opprimente della divisione dell’Europa e della costrizione per milioni di suoi cittadini". Cosi’ il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sulla svolta storica del 1989.
"Un grande vento di speranza lo ha abbattuto il 9 novembre 1989, facendo di questa giornata un’alba di liberta’ e l’avvio di un nuovo percorso storico per la Germania, per tutto il continente, per il mondo intero. La fine della Guerra Fredda e la riunificazione tedesca. Le immagini delle migliaia di giovani che demoliscono quel muro di incomunicabilita’ e di negazione dei diritti sono la rappresentazione di un’Europa dalle potenzialita’ enormemente accresciute, che sta a noi tutti sviluppare e non tradire. Questo giorno non puo’ che richiamarci al coraggio delle scelte, alla responsabilita’ e all’impegno. In un tempo di mutamenti cosi’ profondi, l’Europa libera da barriere e totalitarismi puo’ dare al mondo divenuto multipolare un contributo quanto mai prezioso in termini di civilta’, di cooperazione, di rispetto della persona e delle comunita’".
"Per far questo – prosegue Mattarella – deve essere capace di un nuovo slancio, mettendosi alla testa dell’affermazione dei valori di liberta’ e di democrazia, di uno sviluppo sostenibile, per dare un futuro alle prossime generazioni. L’Europa senza piu’ muri di divisione e di odio e’ una grande opportunita’ per consentire ai suoi cittadini di essere padroni del proprio destino e di metterlo a confronto, in un dialogo di pace, con le aspirazioni dei popoli e delle culture di altri continenti".