ROMA – Al centro delle preoccupazioni odierne degli italiani c’e’ in particolare l’ambiente, con il 41% che guarda con preoccupazione al surriscaldamento globale. Il 36%, invece, alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti e il 32% all’inquinamento delle acque.
E’ quanto emerge dal rapporto SWG-FEEM "Il futuro che si prepara", un’indagine svolta tra gli italiani sul futuro da oggi al 2050, presentata in Senato in occasione del trentennale della Fondazione Eni Enrico Mattei. Un mondo che sara’ caratterizzato da forte presenza tecnologica, con il 67% dei "giovani" che ritiene per esempio che saranno i robot a occuparsi dei lavori di casa, dal ruolo preponderante delle istituzioni sovranazionali, con l’Unione europea che "gestira’ l’Italia" (73%), e una forte preoccupazione in materia ambientale. Secondo il 53% degli intervistati, nel 2050 il mondo sara’ peggiore rispetto a quello di oggi. Tra i rischi principali percepiti la mancanza di lavoro (51%), l’aumento della poverta’ e della diseguaglianza (46%) e la mancanza di giovani (35%).
Un mondo, inoltre, dove vi sara’, secondo il 67%, una piena parita’ tra uomo e donna e una piena liberta’ di decidere sulla propria vita (63%).