ROMA – Su 110 mila eventi organizzati dalle Pro Loco nel 2018, 20 mila sono sagre e fiere: per realizzarle e’ stata necessaria una spesa complessiva di 700 milioni che ha prodotto fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi, per 10.500 occupati complessivi.
Sono alcune delle cifre rese note nel corso di un incontro al Senato dall’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, elaborate dall’ufficio studi della Cgia di Mestre. Come si diceva, le Pro Loco nel 2018 hanno organizzato complessivamente 110 mila eventi tra rievocazioni, fiere, mostre, sagre, eventi culturali, manifestazioni, ai quali hanno partecipato 88 milioni di visitatori. Risultati frutto anche dell’attivita’ di 300 mila volontari, impegnati per oltre 25 milioni di ore. "Per la prima volta dalla nascita delle Pro Loco, i dati elaborati finalmente certificano il grande e infaticabile impegno profuso dalle nostre associazioni in tutt’Italia, con valori e numeri che superano ogni aspettativa", ha affermato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
Sul fronte dei servizi erogati, sono oltre 1.500 le associazioni che includono anche la presenza dell’ufficio di informazioni turistiche. Il 57%, inoltre, gestisce o partecipa alla gestione del servizio di informazioni turistiche con enti pubblici, Comuni e altro. Oggi, le Pro Loco sono 6.200, in media 1 ogni 10 mila abitanti, e 600 mila i volontari, dei quali 300 mila attivi. Le Pro Loco sono in prima linea anche in ambito culturale. Il 20% delle associazioni gestisce o partecipa alla gestione dei servizi dei musei, il 17% dei siti storico-archeologici e il 10% delle biblioteche.