E’ morto all’eta’ di 91 anni Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz. Nato a Roma in una famiglia ebraica, nell’autunno del 1938, a causa dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, fu espulso dalla scuola pubblica.
Terracina prosegui’ gli studi nelle scuole ebraiche, sfuggi’ al rastrellamento del 16 ottobre 1943 ma venne arrestato a Roma il 7 aprile 1944, su segnalazione di un delatore, con tutta la famiglia: i genitori, la sorella Anna, i fratelli Cesare e Leo, lo zio Amedeo, il nonno Leone David. Detenuti per qualche giorno nel carcere di Roma di Regina Coeli, dopo una breve permanenza nel campo di Fossoli, il 17 maggio del ’44 furono avviati alla deportazione. Degli otto componenti della sua famiglia Piero Terracina sara’ l’unico a fare ritorno in Italia. "La Comunita’ Ebraica di Roma piange la scomparsa di un baluardo della Memoria. Piero Terracina ha rappresentato il coraggio di voler ricordare, superando il dolore della sua famiglia sterminata e di quanto visto e subito nell’inferno di Auschwitz, affinche’ tutti conoscessero l’orrore dei campi di sterminio nazisti.
Oggi piangiamo un grande uomo e il nostro dolore dovra’ trasformarsi in forza di volonta’ per non permettere ai negazionisti di far risorgere l’odio antisemita", afferma in una nota Ruth Dureghello, presidente della Comunita’ Ebraica di Roma.