"La manovra e’ un omnibus molto complesso, una legge sulla quale ormai si caricano tensioni e aspettative. Noi ci saremmo aspettati piu’ coraggio. Questo Paese ha piccole e medie imprese e professionisti che in questa manovra e nel decreto fiscale vengono visti in maniera marginale".
Lo ha detto Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, nel corso di un forum presso la sede romana dell’agenzia Italpress. "Certo, sterilizzare 23 miliardi di clausole Iva era difficile, ma non dimentichiamo che ce ne ritroviamo 20 l’anno prossimo e quasi 30 per il 2021. Il nostro giudizio e’ rispettoso, ma non positivo perche’ pensavamo si potesse fare di piu’" ha detto Deiana, che con la confederazione che rappresenta e’ stato protagonista del tavolo sull’edilizia programmato al Mise. "L’Italia ha 6.400 miliardi di euro di patrimonio immobiliare e se consideriamo che la Germania ne ha meno della meta’ e’ evidente che siamo un grande azionista di questo sistema, che pero’ e’ in crisi totale.
La nostra proposta e’ di riprendere due grandi processi: quello delle infrastrutture e soprattutto il programma di edilizia popolare. Il tema della casa e’ importante soprattutto per la classe piu’ bassa della popolazione". La Confassociazioni, da parte sua, chiude l’anno con numeri importanti e si propone di aumentarli nel 2020. "Il 2019 e’ stato un anno straordinario che speriamo: siamo arrivati a 602 associazioni, abbiamo piu’ di un milione di iscritti di cui 205 mila imprese. Da questo punto di vista abbiamo fatto un grande salto di qualita’ quantitativo, il 2020 sara’ un anno di ulteriore sviluppo in cui raddoppieremo la struttura organizzativa e cercheremo di raggiungere obiettivi importanti sul piano dell’espansione tecnologica".