I 12 membri della maggioranza della Giunta per le autorizzazioni del Senato hanno deciso di non partecipare alla riunione delle 17 sul caso Gregoretti. "Non ci presenteremo in Giunta in quanto la convocazione di oggi è frutto di gravi forzature sia del presidente Gasparri che della presidente Casellati – si legge in una nota congiunta dei capigruppo e dei componenti della Giunta delle immunità della maggioranza al Senato – Non ci presenteremo anche perché non sono state accolte le richieste di approfondimenti istruttori avanzate in Giunta.
Siamo contrari all'utilizzo strumentale che il centrodestra sta cercando di fare delle istituzioni". Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, dopo la riunione di maggioranza a Palazzo Madama spiega: "Noi abbiamo deciso di non partecipare a questa Giunta perché la riunione di oggi è illegittima, dopo che si era stabilito che i 30 giorni erano perentori, non ci doveva essere alcuna deroga, e la Giunta oggi non ci doveva essere". "Gasparri – aggiunge il dem – non è stato disponibile a dare il materiale necessario per mettere i membri della Giunta in grado di deliberare, questa è una cosa seria e non è una pagliacciata, come qualcuno la vorrebbe trasformare".
"Noi vogliamo tutelare le prerogative della Giunta, che è un organo importante – dice Gianluca Perilli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato – Siamo coesi e ci aspettiamo nella Giunta una memoria di Salvini che dica ora che vuole essere processato". Per Davide Faraone, "Salvini è interessato solo alla campagna elettorale, non gli permetteremo di fare il Gabriele Paolini della situazione, a giocare a fare l'eroe" afferma il capogruppo di Italia Viva al Senato, motivando la decisione dei 12 membri della maggioranza di non andare alla riunione della Giunta. "Se Salvini ha trovato il coraggio, se vuole il processo, allora la parola finale spetterà all'Aula, la dice l'Aula, vedremo se chiederà ai suoi di essere processato" le parole di Loredana De Petris, senatrice del gruppo Misto, dopo l'incontro tra gli esponenti della maggioranza sul caso Gregoretti. "Noi – spiega – vogliamo mettere al riparo la Giunta, che deve essere preservata".
"E' inaccettabile – sottolinea ancora – piegare le istituzioni a uso strumentale ed elettoralistico come vogliono fare la Lega e la destra". Matteo Salvini da parte sua, parlando del caso Gregoretti durante un comizio a San Lazzaro di Savena (Bo), ribadisce di aver "chiesto di andare a processo perché voglio andarci a testa alta, a difendere l'onore, i confini e la sicurezza del mio Paese. Sono convinto di aver fatto solo il mio dovere, niente di eroico".