Roma, 6 feb. – I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato 7.905 monete antiche, nonchè 265 reperti archeologici di varie epoche e tipologie. L'importante recupero è il frutto di un'attività investigativa della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala. I beni, altissima espressione storico-scientifica del patrimonio culturale italiano, hanno una stima puramente commerciale valutata in circa 3,5 milioni di euro.
I beni, frutto di scavi clandestini perpetrati in varie località italiane, sono stati individuati nel corso delle consuete attività di controllo sul portale di aste on line www.eBay.it, dove è stata riscontrata la vendita, da parte di un pensionato di Castelvetrano, di numerose monete sicule e romane, di notevole interesse archeologico-numismatico. In particolare, le indagini dei Carabinieri del Tpc hanno consentito di accertare che il pensionato, nei cui confronti si procede per ricettazione, aveva realizzato presso la propria abitazione un vero e proprio laboratorio di restauro, all'interno del quale il materiale numismatico, proveniente da scavi clandestini, veniva ripulito, fotografato, catalogato e successivamente spedito agli acquirenti.
Le successive investigazioni hanno permesso di denunciare altre ventidue persone coinvolte a vario titolo nei traffici illeciti e sequestrare, complessivamente, 265 reperti archeologici, tra cui: monili, fibule, pesi da telaio, oggetti ceramici, nonchè 7.905 monete antiche, quest'ultime prevalentemente di epoca magno greca, in bronzo, argento ed oro, per la maggior parte relative a zecche della Sicilia: Panormus, Siracusa, Catania, Camarina, e altre. Le consulenze disposte dalla Autorità Giudiziaria hanno evidenziato che le monete sono tutte di notevole interesse, perchè aventi carattere di rarità, pregio e varietà di coniazione, tali da essere di grande aiuto per lo studio della sequenza dei conii, della tipologia e delle medie ponderali. (Adnkronos)