Roma, 7 feb. – "Chiedo a tutti voi di essere ancor di più protagonisti, di inviarmi idee, proposte, critiche se ritenete, ma con l'obiettivo comune di dare agli italiani servizi migliori e più efficienti, facendo il nostro meglio". Sono le parole contenute nella lettera che il nuovo direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha inviato ai dipendenti. "Giustizia sociale, contrasto a chi non rispetta le leggi e servizio ai cittadini devono essere i punti di riferimento del fisco equo" si legge nella lettera.
E poi "è necessaria una nuova stagione di riforme in materia tributaria, per rimettere tutti sul fuso orario di un Paese moderno e sostenere la crescita, le partite Iva, chi fa impresa, le famiglie, così come i professionisti del settore". "Sono consapevole – scrive Ruffini – per aver seguito dagli organi di informazione e non solo, di trovare un quadro complesso, con numerosi problemi che sono e saranno per me una priorità. Così come lo saranno nuovi progetti di semplificazione e innovazione per i cittadini, e come lo sarà rimotivare le strutture". "Svolgiamo un servizio importante, necessario. Chiediamo anche di essere rispettati come servitori fedeli dello Stato.
Cercherò di ricordarlo sempre a tutti. Così come ricorderò sempre a tutti – a tutti i livelli – il lavoro e la professionalità delle donne e degli uomini di Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione, due grandi strutture che devono funzionare nel migliore dei modi proprio per il ruolo centrale, fondamentale che hanno per lo Stato e gli italiani" si legge nella lettera ai dipendenti. "Abbiamo obiettivi ambiziosi, nel rispetto assoluto degli indirizzi del Parlamento", aggiunge. "Mai – prosegue Ruffini – mi sarei aspettato di avere l'onore di essere di nuovo tra voi dopo l'esperienza complessa, difficile, ma anche e soprattutto entusiasmante che ho vissuto fino a 16 mesi fa; una esperienza vissuta insieme, di totale servizio allo Stato e al nostro Paese.
Ringrazio il ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri per le parole che ha avuto nei miei confronti; e ringrazio con lui il Governo per la stima e la fiducia. Oggi come allora spenderò tutto me stesso per onorare il compito che mi è affidato". "Vi confesso che in tanti, in questi ultimi giorni, prima della designazione ufficiale, di fronte alle voci che avevano cominciato a circolare – sottolinea Ruffini – mi hanno detto 'non si torna mai dove si è già stati'. Oppure hanno commentato l'ipotesi con il semplice e classico 'ma chi te lo fa fare?. Ho ascoltato tutti, come sempre cerco di fare; perchè era ed è una scelta importante, che coinvolge e travolge di nuovo la mia professione, e soprattutto la mia famiglia, ben consapevole che quando faccio una cosa metto tutto me stesso".
"Ho ascoltato tutti e parafrasando Mattia, il postino del film Benvenuti al Sud, mi sono detto 'in Agenzia piangi due volte, quando arrivi e quando te ne vai'. Ma non pensando alla facile, e comprensibile, ironia del contribuente, del cittadino che deve pagare una tassa; o di chi riceve una cartella. Ho visto nella frase del film un altro senso. Più personale. Ero emozionato e preoccupato quando sono stato chiamato a guidare Equitalia Spa nel 2015 e mi sono profondamente commosso quando ho salutato tutti, portando con me un bagaglio straordinario di esperienza umana e professionale, a cui voi avete dato un valore unico", aggiunge Ruffini.
"È quel bagaglio che mi ha portato ad accogliere con immenso onore ed emozione la proposta del ministro Gualtieri di poter dare il mio contributo al Paese. Questa è stata la sola e unica motivazione contro la quale sono andate a sbattere le obiezioni di tutti coloro che mi tiravano in senso opposto", sottolinea ancora.