Roma, 29 feb. – Nessun 'governissimo con Matteo Renzi per 'salvare' il Conte bis. Forza Italia chiude la porta a qualsiasi ipotesi del genere. Lo fa ancora una volta con Antonio Tajani, che a metà mattinata chiarisce una volta per tutte: ''La proposta di Salvini di unità nazionale è ormai un periodo ipotetico dell'irrealtà, non c'è più sul tavolo…''. Un concetto ribadito da Arcore, dove rilanciano le parole usate ieri da Silvio Berlusconi: ''Non bisogna confondere la collaborazione istituzionale offerta da Fi per l'emergenza Coronavirus con il sostegno al governo''.
Il Cav, che ha trascorso alcuni giorni di relax con i nipoti nella villa della primogenita Marina in Provenza, sta a guardare i prossimi sviluppi della situazione politica, restando concentrato sulle misure concrete da adottare per tutelare imprese e famiglie contro il rischio recessione. Vediamo cosa succede, ma nessuno pensi che Fi faccia da stampella a Conte e si accordi con Renzi, sarebbe stato il ragionamento fatto in queste ore dal leader azzurro, sempre più preoccupato dalle ripercussioni negative del Covid-19 sull'economia nazionale.
Dalle parti di palazzo Grazioli si rivendica con forza la linea del voto subito in caso di caduta del governo Conte. ''Fi – assicura Tajani – è all'opposizione e ci resta. Noi siamo pronti a dare una mano ai cittadini, non a Conte… Noi vogliamo mandare a casa il più presto possibile questo esecutivo. E se cade il governo, bisogna andare al voto".
Oggi Matteo Salvini non parla della necessità di un esecutivo di unità nazionale, ma mette in guardia da rischio di inciuci: ''Io sono disponibile a parlare con tutti, non per inciuciare, ma per il bene del Paese". Parole che tra gli azzurri vengono interpretate come una sorta di frenata. Anche Mariastella Gelmini è secca sul punto: ''Il governo di unità nazionale è un virus letale che Forza Italia ha già sperimentato, pagando un prezzo altissimo in termini di consensi sull'altare del rigore montiano".