Napoli, 1 mar. – Un ragazzo di 15 anni è morto questa notte a Napoli in un tentativo di rapina a un carabiniere libero dal servizio. E' accaduto in via Generale Orsini nel quartiere di Santa Lucia. Stando a quanto emerge dalle indagini in corso, il ragazzo voleva l'orologio del militare. In sella a uno scooter, con il volto travisato con scaldacollo e casco insieme a un complice, ha puntato una pistola alla tempia del carabiniere 23enne in servizio in provincia di Bologna e al volante della propria auto insieme a una ragazza.
Quella impugnata dal 15enne era una replica di pistola in metallo, identica a quella vera. Il carabiniere, che si è ritrovato l'arma puntata attraverso il finestrino, non avrebbe forse potuto notarla e, terrorizzato in auto con la ragazza, si è qualificato prima di sparare tre colpi che hanno raggiunto alla testa e al torace il 15enne che è morto poco dopo in ospedale. Con il ragazzo in sella allo scooter un 17enne che è stato fermato. Dopo il decesso, "il pronto soccorso del presidio ospedaliero dei Pellegrini è stato devastato dai familiari e amici del ragazzo – denuncia il direttore generale dell'ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva – Un fatto gravissimo per il quale esprimo solidarietà a tutti i nostri dipendenti che ancora una volta sono stati vittime di insulti e minacce, e ancora una volta hanno continuato, nonostante tutto, a prestare assistenza ai pazienti".
Verdoliva durante il sopralluogo all'ospedale della Pignasecca ha constatato gli ingenti danni ad arredi e attrezzature e l'assenza di condizioni igienico-sanitarie conseguenziale ai fatti accaduti. “Sono stato costretto – dice – a chiudere il Pronto Soccorso. Quanto è accaduto ha di fatto creato condizioni che impediscono lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in condizioni di sicurezza, sia per i pazienti che per gli operatori”. Alle 4 di notte quattro colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi da uno scooter con due persone in sella contro la caserma dei carabinieri di via Morgantini, nei pressi di piazza Carità, a Napoli. I proiettili, che non hanno ferito nessuno ma hanno invece danneggiato un vetro e una macchina, sarebbero stati esplosi contro i militari, ritenuti responsabili del ferimento del 15enne morto poi all'alba.