Roma – Emergenza coronavirus e scuole chiuse cresce l’ipotesi del rinvio dell’apertura dopo il 3 aprile. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina spiega che gli studenti vanno valutati anche se le lezioni sono sul web. Per l’esame di maturità conferma che le date non cambieranno e quindi si cominica il 17 giugno. Si fa sempre più solida l’idea che la seconda prova per la maturità 2020 sarà più leggera. L’esame di Maturità cambierà: parola della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina intervistata da Giovanni Floris a DiMartedì: «Sto prospettando diversi scenari — spiega — ma sarà un esame serio, pur tenendo conto della situazione di emergenza».
Di sicuro non cambieranno le date: si comincia il 17 giugno. Altrettanto sicuro sembra che non saranno obbligatori né Invalsi né alternanza scuola-lavoro. Al ministero si sta pensando se ridurre le commissioni: niente commissari esterni (lo chiedono anche gli studenti e i sindacati), saranno i prof della classe, con un presidente esterno, a giudicare i loro alunni come avviene già per l’esame di terza media. Sotto la lente è anche la seconda prova, quella di indirizzo, la più temuta dai ragazzi: si discute se rimodularla, cioè adeguarla al programma svolto, o se addirittura eliminarla: è la richiesta del coordinamento degli studenti, se la scuola non dovesse riprendere a maggio.
C’è infine il tema dell’ammissione all’esame: l’ipotesi allo studio è quella di ammettere anche chi non ha recuperato le insufficienze del primo quadrimestre. La ministra Azzolina ha però ripetuto che «non ci sarà il 6 politico», cioè la promozione assicurata.