Roma, 29 mar. – ''Il mio tampone è ancora positivo, ma io sto molto meglio e devo solo aspettare che il virus se ne vada del tutto''. Lo scrive in un post su Facebook la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani. "Sono a casa, sola, da 23 giorni, da quando cioè mi sono isolata per il contatto con un caso positivo. Non vedo nessuno dal 7 marzo ed è stata una fortuna perchè, nonostante io abbia sviluppato i sintomi e sia risultata positiva al coronavirus, non ho contagiato altri. È questa la ragione per cui bisogna stare in casa: meno contatti vuol dire meno contagi.
E meno contagi vuol dire più ossigeno, letteralmente, al nostro sistema sanitario. Sto da quasi un mese ormai nella mia casa di Città di Castello, che è bella anche se è grande poco più di 50mq. Le uniche persone che vedo, fuori dalle videochiamate, le vedo dallo spioncino, quando lasciano la spesa o qualche medicinale fuori dalla porta''. ''Ho passato gran parte della mia vita a centinaia di chilometri dalla mia famiglia, per studio e per lavoro. Ma sapevo che mi sarebbe bastato prendere un treno per abbracciare mia mamma. Forse per questo sono tornata sempre poco. Adesso siamo a pochi metri, ma non posso neanche guardarla negli occhi e la cosa che vorrei di più è tornare nella mia storica cameretta a casa dei miei. Non è facile stare lontani da chi si ama. Quando non si sta bene e si ha un po' paura non è facile stare soli''.
''Nella mia città – continua Ascani – i contagi sono in tutto 75. Nella mia Regione quasi 900. Qualcuno non ce l'ha fatta, qualcuno è guarito. Il mio tampone è ancora positivo, ma io sto molto meglio e devo solo aspettare che il virus se ne vada del tutto. Poi, quando sarà passato, ho già deciso che andrò dietro casa a prendere un po' d'aria, dove mio fratello sta tagliando l'erba, dove ci sono gli alberi sui quali mi arrampicavo da piccola facendo infuriare mia nonna che dal secondo piano mi urlava 'scendi subito, scimmia!'. Andrò a riprendermi qualcosa di familiare. E appena si potrà andrò ad abbracciare la mamma. Quindi tornerò al Ministero perchè il mio lavoro mi manca e voglio tornare al più presto a fare la mia parte''.
''Questo nemico invisibile ci allontana, ci costringe a rinunciare ai contatti. Ma non possiamo lasciare che ci renda nemici gli uni degli altri, sospettosi, cattivi. In questi giorni, come molti di voi, ricevuto telefonate da persone che non sentivo da anni. Tanta gente mi ha chiamato solo per dirmi 'ti voglio bene'. Teniamoci stretti, ora che non possiamo toccarci. E respingiamo i tentativi di sciacalli e speculatori che vorrebbero invece tirare fuori il peggio di noi, farci credere ai complotti, accendere la nostra rabbia utilizzando stanchezza, frustrazione e tristezza, che in questo momento sono più che naturali''.
''Il Governo sta mettendo in campo strumenti importanti, soprattutto per aiutare chi ha difficoltà a procurarsi qualcosa da mettere sulla tavola. La solidarietà di cittadini e imprese, la rete straordinaria del volontariato, i piccoli e grandi eroi che continuano ad occuparsi di noi stanno oscurando le piccinerie di chi – una minoranza, a dire il vero – prova ad approfittare della situazione. L'Italia uscirà da questa crisi soltanto se resterà unita come in queste settimane. Isoliamo gli speculatori, evitiamo la delazione e il sospetto, diamoci una mano continuando anzitutto a fare ciascuno la propria parte perchè tutto questo finisca e perchè si possa finalmente ripartire. Insieme. Perchè siamo davvero tutti sulla stessa barca, come dice Papa Francesco, e 'nessuno si salva da solo'. Nessuno".