Roma, 12 mag. – "Da oggi lanciamo la banca del plasma iperimmune. Da qui ai prossimi giorni sarà definito un protocollo per la donazione del sangue e del plasma, e le modalità con cui deve essere fatto. Una volta definito, partiremo innanzitutto dai tanti guariti che abbiamo". Lo ha annunciato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, in conferenza stampa sui risultati ottenuti nella sperimentazione della terapia con il plasma dei guariti contro Covid-19. "Tutte le nostre Asst – ha spiegato Gallera – richiameranno le persone da loro ricoverate affinchè vengano a donare il plasma, dopo aver verificato il livello di immunità e, dunque, degli anticorpi presenti nel plasma.
Il secondo slot, sulla base dei test sierologici, fatti già sugli operatori sanitari e socio sanitari e poi via via coinvolgendo altre categorie, sarà di chiedere a quelli che avranno anticorpi neutralizzanti di donare il sangue. Poi sarà la volta dei donatori Avis, a partire dalle aree più colpite" dal coronavirus, "Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona". L'intenzione, ha sottolineato, è "estendere in maniera ampia la sperimentazione su un numero strutturato di malati e fare in modo che, nel giro di qualche settimana, non solo a Pavia e Mantova ma in tutta la Regione si potrà provare il plasma come cura per Covid-19".
"La strada che abbiamo scelto è stata quella dettata dalla scienza, cercare di portare il miglior contributo possibile alla cura di una malattia per la quale oggi non c'è una cura" ha rimarcato ancora nella conferenza stampa sui risultati della sperimentazione della terapia con il plasma iperimmune. "Oggi tanti ne parlano, noi siamo quelli che l'abbiamo fatto", ha rivendicato Gallera, ringraziando gli esperti del policlinico San Matteo di Pavia: "Incuranti anche dei giudizi e delle valutazioni sulle scelte fatte, abbiamo sempre tenuto la barra dritta, perchè il nostro obiettivo era fortemente ambizioso, salvare vite".