Roma – Il bonus da 500 euro per 2 mesi per colf e badanti potrà essere incassato in un’unica soluzione. L’indennità è riconosciuta ai lavoratori domestici non conviventi con i propri datori di lavoro, con durata complessiva dei rapporti di lavoro superiore a 10 ore settimanali. Il bonus non è cumulabile con pensioni, reddito di cittadinanza o Rem e potrà essere chiesto anche in questo caso sul sito Inps o presso gli intermediari autorizzati. La norma nulla dice nel caso di domestici regolarmente pagati anche se non hanno lavorato nei mesi del lockdown. In linea teorica anche in questi casi colf e badanti potrebbero accedere al beneficio.
In fase di stesura del decreto era stato proposto da Inps di introdurre almeno una dichiarazione di sospensione dell'attività ma poi il vincolo non è entrato nel testo finale.Tre i requisiti richiesti per richiedere il bonus: non convivenza con il datore di lavoro; contratto regolare in essere alla data del 23 febbraio 2020 superiore a 10 ore a settimana, il domestico non deve percepire altri sussidi (reddito di cittadinanza, reddito di emergenza, uno dei bonus previsti dal Cura Italia) nè deve essere titolare di una pensione ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità.
Nel caso in cui il lavoratore faccia parte di un nucleo familiare già percettore del reddito di cittadinanza per una cifra inferiore a 500 euro mensili, l’Inps provvederà a integrare il beneficio del reddito di cittadinanza fino appunto a 500 euro per i due mesi di aprile e maggio. Ma come fare la domanda? Per richiedere il bonus colf e badanti è necessario presentare la domanda presso i patronati, sarà l’Inps a erogare l’indennità in un’unica soluzione di mille euro. Maggiori informazioni su come presentare la domanda arriveranno nella circolare esplicativa dell’Inps nei prossimi giorni.