Roma – Il bonus vacanze potrebbe passare da 500 euro fino a 1.000 euro per il nucleo familiare e anche a cancellare il tetto Isee di 40mila euro. E’ quanto si evence da alcuni emendamenti che potrebbero rivedere il tax credit per il turismo. Le proposte firmate da deputati di maggioranza e opposizione, separatamente, puntano ad alzare in alcuni casi fino a mille euro il bonus per il nucleo familiare e anche a cancellare il tetto Isee di 40mila euro. Attualmente la norma prevede un un massimo 500 euro a famiglia, utilizzabile da un solo componente. Sia Italia viva, sia la Lega (i partiti che intervengono di più su questo fronte, anche se ci sono emendamenti di alcuni parlamentari 5S così come di Fi) chiedono di rivedere la soglia alzandola.
Il ventaglio è ampio: in alcuni casi l’asticella viene alzata di poco (600 euro), mentre in altri si arriva a quota 800 euro o addirittura mille euro. Idem per quanto riguarda il tetto Isee: i deputati puntano a cancellare il vincolo o almeno ad alzarlo, portandolo a 50 o 60mila euro.Se non saraano approvati altri emendamento il bonus vacanze rimane da 150 euro per i single e fin o a 500 euro per le famiglie. Il bonus vacanze 2020 è tra gli aiuti previsti nel decreto di Rilancio. Una volta richiesto il bonus vacanze 2020 sarà spendibile dal prossimo 1 luglio fino al 31 dicembre 2020 per vacanze in Italia. L’incentivo statale al viaggio è pari a 150 euro per i single, fino ad un tetto massimo di 500 euro per le famiglie numerose.
Basta che l’ISEE non superi i 40.000 euro. Potrà essere speso ovunque: che sia un albergo, un villaggio turistico, un bed & breakfast, persino un appartamento vacanze. Serve, infatti, che siano solamente certificati come tali.Una volta ottenuto il bonus, occorre però far attenzione al come esso dovrà essere speso. Infatti, va versato in una unica soluzione: le strutture dovranno rilasciare un’apposita fattura, tramite la quale si possa risalire al codice fiscale di chi è beneficiato dall’incentivo statale. Si ricordi infine che l’80% del bonus andrà scontato direttamente alla struttura, mentre il restante 20% sarà successivamente detratto dalla dichiarazione dei redditi.