Roma – L’ecobonus case al 110% prevede lavori di efficientamento energetico con detrazioni che variano in base ai tipi di lavori. Sono previste detrazioni per infissi, caldaie, scaldacqua a PDC e non solo. L’ecobonus case al 110% è stato inserito nel decreto di Rilancio, pubblicato il 20 maggio in Gazzetta Ufficiale, insieme al sismabonus che prevede lavori di ristrutturazione che mirano a migliorare le prestazioni antisismiche degli edifici. Ma vediamo nel dettaglio a quanto ammontano le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie. Ecobonus per riqualificazione energetica comprende: detrazioni del 50% – Serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a biomassa, caldaie a condensazione classe A; 65% – Serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a condensazione classe A in parti comuni condominiali o tutte le unità del condominio; riqualificazione globale dell’edificio, caldaie a condensazione classe A+, generatori di aria calda a condensazione, pompe di calore, scaldacqua a PDC, coibentazione involucro, collettori solari, generatori ibridi, sistemi di building automation, microcogeneratori;
70% – interventi su parti comuni dei condomini: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente; 75% – interventi su parti comuni dei condomini: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente più qualità media dell’involucro; 80% – interventi su parti comuni dei condomini: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente più riduzione di una classe del rischio sismico; 85% – interventi su parti comuni dei condomini: coibentazione involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente più riduzione di due o più classi di rischio sismico; 90% – Bonus facciate. Queste percentuali erano considerate valide per interventi dal primo gennaio al 31 dicembre 2020. Tuttavia, a maggio con il Decreto Rilancio sono state previste modifiche in seguito all’emergenza coronavirus.
Ma vediamo cosa prevede la norma all’articolo 128 dell’ecobonus case al 110% inserita nel decreto di Rilancio. Isolamento termico: gli interventi devono riguardare oltre il 25% della superficie d’intonaco, con tetto di spesa massimo di 60.000 euro riferita a ogni singola unità immobiliare; Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali nelle parti comuni dei condomini: l’efficienza dei nuovi impianti deve essere almeno di classe A. Tetto di spesa fissato a 30.000 euro per ogni unità immobiliare. Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore in abitazioni unifamiliari (non appartamenti in un condominio, si intende case singole).
Tetto massimo fissato a 30.000 euro. A giugno, la Maggioranza ha presentato un emendamento al DL Rilancio chiedendo l’estensione dell’ecobonus fino al 2022 e la disponibilità dell’incentivo anche per alberghi e centri sportivi.