Roma, 9 giu. – Cosa sono i biosimilari? Sono farmaci sicuri? Hanno la stessa efficacia degli altri medicinali? Per rispondere a queste domande e favorire una corretta informazione sull'argomento, Mylan lancia www.biosimilari.it, un sito in lingua italiana, rivolto al grande pubblico, dedicato al tema dei biosimilari. All'interno del sito, oltre a molti materiali informativi, è possibile leggere il fumetto 'Bios e Biol, gemelli a confronto – Racconti sui farmaci biosimilari', realizzato in collaborazione con Scuola del fumetto di Milano.
I biosimilari sono un'importante risorsa per garantire l'accesso a terapie innovative per un numero maggiore di pazienti e rappresentano una preziosa opportunità da valorizzare. Sono, inoltre, farmaci sicuri ed efficaci, un aspetto centrale per Mylan. "A livello globale – ricorda Fabio Torriglia, amministratore delegato Mylan Italia – Mylan è impegnata per diffondere una maggiore conoscenza dei farmaci biosimilari. Con i nostri farmaci biosimilari in aree terapeutiche come l'oncologia, l'immunologia, l'endocrinologia, l'oftalmologia e la dermatologia puntiamo ad accrescere l'accesso ai trattamenti per un numero sempre maggiore di pazienti: una salute migliore per un mondo migliore, una persona alla volta".
Il sito web www.biosimilari.it, realizzato da Mylan, si pone l'obiettivo di diffondere una conoscenza corretta sui biosimilari e raccontarne le potenzialità presso il grande pubblico: attraverso contenuti diversificati, come video, articoli e infografiche, caratterizzati da un linguaggio chiaro e divulgativo, l'azienda racconta l'efficacia e la sicurezza dei biosimilari sul piano terapeutico, indaga differenze e similitudini rispetto ai farmaci biologici di riferimento ed evidenzia i vantaggi per il Servizio sanitario nazionale.
Nel fumetto la sceneggiatrice e letterista Maria Francesca Perfiano e il disegnatore e colorista Gilbey Ibarra hanno utilizzato la metafora calcistica per spiegare il tema dei biosimilari. "Abbiamo una lunga storia di collaborazioni, come Scuola del fumetto, con aziende di diversi settori – afferma Giuseppe Calzolari, direttore e fondatore della storica scuola milanese – e quando ci è stata presentata questa nuova sfida abbiamo percepito subito la complessità del tema. Il punto di partenza è stato lo sviluppo grafico dei protagonisti attorno a cui ruota la storia, Bios e Biol, che dovevano rispettare una serie di caratteristiche importanti, dovevano essere simili, ma non identici".
I biosimilari sono infatti farmaci biologici complessi altamente simili in tutti gli aspetti essenziali ai rispettivi medicinali biologici originator, già autorizzati per la commercializzazione nell'Ue, per i quali è scaduta la copertura brevettuale. Hanno caratteristiche fisico-chimiche e biologiche altamente simili, ma non sono identici. Tra i due permane, infatti, un certo grado di variabilità, intrinseca a tutti i medicinali biologici, che deriva dal processo produttivo attraverso fonti biologiche come cellule o organismi viventi, ma si tratta di differenze prive di impatto sulla sicurezza e sull'efficacia, come provato dagli studi non clinici e clinici condotti. Ad oggi, gran parte dei farmaci biologici di prima generazione è vicina alla data di scadenza brevettuale e questo permette l'ingresso nel mercato dei farmaci biosimilari.
"Ben vengano queste iniziative volte a spiegare che i biosimilari rappresentano un'opportunità per cercare di ridurre i costi dei farmaci esistenti e, nel frattempo, consentire al Sistema Sanitario di disporre di risorse per nuovi farmaci innovativi in diverse aree terapeutiche, offrendo quindi una maggiore accessibilità alle cure. Si tratta di farmaci efficaci e sicuri, a un prezzo vantaggioso, ed è importante continuare ad accrescere il livello di conoscenza dei biosimilari e fare formazione a tutti i livelli, sciogliendo anche eventuali dubbi e punti ancora aperti degli stessi specialisti sul loro utilizzo. Il futuro dei biosimilari è appena iniziato", afferma Carmine Pinto, direttore della struttura complessa di Oncologia dell'Irccs Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
"L'innovazione in medicina è cruciale per ampliare l'accesso dei pazienti alle cure. I biosimilari rappresentano proprio questo: un'importante innovazione nel panorama della salute a favore della sostenibilità e dell'individuazione di risorse da dedicare a un maggiore accesso a trattamenti e a opportunità di vita e salute", conclude Laura Borgna, Head of Hospital Care Business Unit and Policy & Market Access, Mylan Italia.