Roma – Il Bonus vacanze 2020 fino a 500 euro può essere richiesto nella Fase 3 dell’emergenza coronavirus. Il Bonus vacanze è stato inserito nel decreto di Rilancio per supportare le famiglie nella fase di emergenza da Covid 19. Nello specifico, si tratta di un contributo con valore nominale fino a 500 euro per le famiglie che trascorreranno le proprie vacanze nelle strutture ricettive del territorio italiano. La misura è stata concepita con la finalità di incentivare il turismo interno, fortemente colpito dalla crisi sanitaria che il paese sta affrontando. Ma come si può richiedere il Bonus vacanze 2020? Ecco i requisiti: per richiedere il bonus vacanze 2020 da 150 euro per i single e fino a 500 euro per le famiglie occorre un limite Isee di 40.000 euro relativamente all’indicatore che misura la condizione economica delle famiglie nella Repubblica Italiana.
Il valore del bonus è modulabile in base al numero dei componenti della famiglia. Nel caso di nuclei familiare composti da due persone l’importo del bonus viene ridotto a 300 euro, mentre per quelli composti da una sola persona la cifra erogata è pari a 150 euro. Per le famiglie con più figli il bonus vacanze arriva a 500 euro. Vediamo ora i requisiti per utilizzarlo. Secondo quanto previsto dal decreto, il bonus vacanze 2020 può essere utilizzato esclusivamente da un componente della famiglia dal 1° luglio fino al 31 dicembre per le spese avvenute in un’unica soluzione. Inoltre bisogna sottolineare che il bonus consta di due parti: la prima parte riguarda uno sconto immediato dell’80% per quanto concerne il vero e proprio soggiorno, mentre il 20% si otterranno con la detrazione dell’imposta IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi.
In aggiunta, ricordiamo che è occorre il rilascio della fattura da parte dell’attività turistica che attesti l’avvenuto pagamento e che riporti il codice fiscale del contribuente. Ora vediamo come si procede per fare la domanda del bonus vacanze fino a 500 euro per le famiglie. Per potere usufruire del bonus vacanze 2020 è necessario essere in possesso dello SPID (sistema pubblico di identità digitale), ovvero un sistema messo in piedi dalla Pubblica Amministrazione Italiana per “agevolare” le operazioni burocratiche. In realtà le operazioni sono farraginose e ostacolate da passaggi inopportuni. A tal proposito consigliamo di consultare l’apposito sito governativo nel quale troverete nel dettaglio tutte le spiegazioni e i differenti livelli (layer) di protezione.
Una volta ottenute le credenziali SPID, dovrete aspettare fino a metà giugno. Per il momento non esiste un sito dove recarsi per effettuare la richiesta, ma bisogna attende il rilascio del portale e dell’annessa applicazione da parte del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.