Roma – Il bonus da 1.000 euro di maggio per professionisti, partite Iva, collaboratori, lavoratori del turismo, agricoli, dello spettacolo sarà erogato ad una cerchia di lavoratori più ristretta. Il bonus da 1.000 nel decreto di Rilancio prende il posto del vecchio bonus da 600 eruo del decreto Cura Italia ma lo fa con nuovi requisiti, vediamo quali. Fermo restando che il bonus 600 euro aprile spetterà a chi lo ha già percepito a marzo e anche a categorie che il mese precedente erano state escluse, i 1000 euro di maggio saranno destinati ad una platea molto ristretta di lavoratori che dovranno essere in possesso di specifiche reddituali.
ùTra i nuovi requisiti per poter ricevere il bonus da 1.000 euro di maggio occorre una comprovata riduzione degli introiti nel biennio marzo – aprile 2020 rispetto allo stesso biennio del 2019. Potranno accedere al bonus di maggio i liberi professionisti, che non siano iscritti ad una cassa previdenziale privata che possano dimostrare la riduzione degli introiti sopra descritta. Tale riduzione deve essere calcolata mettendo a confronto i ricavi e i compensi percepiti nel mese di marzo ed aprile 2020 e quelli percepiti a marzo ed aprile 2021. Molti professionisti, in tal senso, hanno fatto notare che il principio di cassa potrebbe creare delle discrepanze nei casi che nei primi mesi del 2020 si siano ricevuti pagamenti riferiti a lavori svolti alla fine del 2019 (non è raro, infatti, che i liberi professionisti riceva i pagamenti con 90 o 120 giorni di ritardo dalla presentazione della fattura).
In ogni caso, nella domanda sarà necessario autocertificare di essere in possesso dei requisiti richiesti per accedere al bonus 600 euro -1000 euro per il mese di maggio con la consapevolezza che, poi, l’Agenzia delle Entrate provvederà a verificare la veridicità di quanto dichiarato. Il bonus da 1.000 euro potrà essere richiesto non solo dai liberi professionisti ma anche dai collaboratori Co.Co.Co. iscritti in via esclusiva alla Gestione separata con cessazione del rapporto di collaborazione alla data di pubblicazione ed entrata in vigore del Decreto Rilancio.
Anche i lavoratori stagionali e quelli del turismo, in ogni caso, avranno diritto ai 1000 euro di maggio a patto di aver interrotto involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo che va dal 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Esclusi dal diritto al bonus titolari di pensione, di Naspi e di lavoro dipendente.