Roma – L’Ecobonus case al 110% ed il Sismabonus inseriti nel decreto di Rilancio possono essere richiesti entrambi a patto che ci sisano determinati requisiti. Il primo bonus serve per effettuare interventi di efficientemento energetico mentre il secondo bonus per lavori di messa in sicurezza delle abitazioni delle zone sismiche 1, 2 e 3. Solamente gli edifici compresi in zona 4 sono esclusi dal bonus. Tra le novità più rilevanti c’è la possibilità di effettuare gli interventi a costo quasi zero, cedendo il credito all’impresa costruttrice. Per usufruire del credito servono relazioni tecniche accurate, redatte da professionisti qualificati.
I vantaggi del Sisma bonus si possono sommare a quelli dell’Ecobonus, che riguarda interventi tesi a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Il tetto di spesa sul quale applicare la detrazione del 110% è di 96mila euro per ogni unità abitativa. Quindi nei condomini la somma viene moltiplicata per il numero degli appartamenti o delle attività economiche presenti.Ma quali sono i requisiti per chiedere il sisma bonus al 110%? Possono usufruire del sisma bonus al 110% gli interventi effettuati su edifici che si trovano nelle zone sismiche 1 (rischio alto, 708 Comuni italiani tra cui le aree colpite da maggiori terremoti come Abruzzo, Friuli, Marche, Calabria, Campania, Lazio), 2 (rischio medio, 2345 Comuni) e 3 (rischio basso).
È esclusa la zona 4 (rischio molto basso). Come per l’Ecobonus, l’agevolazione al 110% è limitata alle persone fisiche (sono esclusi quindi immobili per attività economiche come i capannoni). Per i condomini è estesa anche alle seconde case, per le singole unità abitative invece riguarda solo la prima casa. Ora vediamo a quanto ammonta la spesa massima per richiedere i bonus. La spesa massima sulla quale applicare la detrazione del 110% è di 96mila euro per unità abitativa (quindi nei condomini si moltiplica per il numero degli appartamenti o negozi o uffici). Il super Sisma bonus può essere richiesto insieme con il super Ecobonus oppure indipendentemente all’efficientamento energetico. Il 110% delle spese sostenute può essere detratto dalle imposte in cinque rate uguali per cinque anni ma anche usato per compensare i pagamenti dovuti con l’F24.