Roma – Il bonus da 1.000 euro a fondo perduto per le imprese e le Partite Iva, previsto dall’Art.25 del decreto di Rilancio, si potrà richiedere da oggi, 15 giugno e fino al 24 agosto. Per poterlo richiedere basta seguire le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Fatture e Corrispettivi oppure compilando un un modulo mediante il canale telematico Entratel. Per richiedere il bonus da 1.000 euro a fondo perduto occorre compilare elettronicamente il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate entro il 24 agosto. Si potrà usare il canale telematico Entratel/Fisconline. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà i dovuti controlli e comunicherà l’esito.
Ma vediamo a chi spetta e a chi no il bonus da 1.000 euro a fondo perduto: il contributo spetta alle imprese, alle partite Iva e ai titolari di reddito agrario, che risultino ancora in attività alla data di presentazione della domanda. Non potranno accedere al bonus coloro la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, gli intermediari finanziari, le società di partecipazione, i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal decreto Cura Italia e gli enti pubblici.I requisiti necessari per poter ricevere il bonus da 1.000 euro a fondo perduto sono: l’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro e che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019.
È fatta eccezione per chi ha avviato la propria attività dopo il primo gennaio 2019, in tal caso si avrà diritto al contributo indipendentemente dal calo del fatturato. Stessa eccezione anche per tutti quei soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi ancora in emergenza al 31 gennaio 2020. Per sapere a che cifra si ha diritto si dovrà considerare la differenza tra fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019. A seconda della cifra ottenuta si dovrà applicare una percentuale: 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro; 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro; 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.
Il contributo sarà in ogni caso non inferiore a mille euro per le persone fisiche e di 2mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il bonus è escluso da qualsiasi tassazione.