Roma, 23 giu. – Alla luce della più grande crisi per il settore automobilistico causata dalla pandemia per Covid-19, l'Associazione europea dei costruttori di auto Acea ha rivisto "radicalmente" le sue stime delle vendite nel 2020, che crolleranno del 25% circa, passando da 12,8 milioni del 2019 ai circa 9,6 milioni. Con un primo impatto della crisi arrivato tra metà marzo e maggio, il mercato europeo a oggi ha registrato una contrazione del 41,5%. La situazione, prevede Acea, dovrebbe attenuarsi grazie alla progressiva cancellazione, nei prossimi mesi, delle misure di blocco e contenimento per la pandemia in tutta Europa.
Tuttavia, le previsioni dell'associazione per il 2020 indicano valori ai minimi dal 2013, anno nel quale venne toccato il punto più basso delle vendite in seguito alla crisi finanziaria del 2008-2009. "Ci auguriamo che questo scenario drammatico possa essere mitigato attraverso misure rapide e forti messe in campo dalle istituzioni europee e dai governi nazionali", commenta il direttore generale di Acea, Eric-Mark Huitema. "Visto il crollo senza precedenti delle vendite, servono incentivi all'acquisto e piani di rottamazione in tutta l'Europa così da creare una richiesta di veicoli nuovi. Nell'interesse della nostra industria e anche di quella più ampia di tutta la Ue, chiediamo il necessario sostegno politico ed economico per limitare i danni a produzione e occupazione nei mesi a venire", conclude Huitema.