Roma – Bonus irpef, a chi spetta? Tutti coloro che percepiscono redditi di lavoro dipendente ed assimilato hanno diritto, sino a un determinato limite di reddito, ad un credito Irpef sulla retribuzione, il cosiddetto bonus Renzi. Questo bonus, come ricorda laleggepertutti.it, ammonta a 80 euro mensili, se il reddito del lavoratore non supera 24.600 euro, mentre è riproporzionato dai 24.600 ai 26.600 euro di reddito, nonché sulla base del periodo annuo lavorato. Il bonus Renzi, dal 1° luglio 2020, è stato tuttavia abolito: al suo posto, entra in vigore il cosiddetto nuovo bonus Irpef. Non si tratta in realtà di un solo nuovo bonus, ma di due nuovi strumenti, che ampliano notevolmente la platea dei beneficiari del bonus Renzi e ne aumentano anche l’importo.
Nel dettaglio, la nuova normativa istituisce un trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati, in sostanza un nuovo bonus Irpef il cui importo mensile ammonta a 100 euro; il trattamento spetta a chi possiede un reddito complessivo di lavoro dipendente e assimilato (sono esclusi i redditi di pensione ed alcune voci di reddito assimilato), sino a 28mila euro annui. La nuova legge istituisce anche una nuova detrazione fiscale per i titolari di reddito di lavoro dipendente e assimilato d’importo superiore a 28mila euro, che diminuisce gradualmente al crescere del reddito, sino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40mila euro. Qual è il reddito complessivo per il diritto al nuovo bonus Irpef?
Il reddito complessivo, secondo il Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir) è costituito dalla somma di tutti i redditi (fondiari, di fabbricati, lavoro, pensione, capitale, diversi…) posseduti dal contribuente. Il reddito complessivo rilevante ai fini del bonus Irpef, in base alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate [2], è da considerare come reddito complessivo lordo e non come reddito imponibile. La nuova disciplina prevede che, ai fini della determinazione del reddito complessivo per il diritto al nuovo bonus Irpef, rilevino anche i redditi esenti agevolati per il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero e degli impatriati. Il reddito è considerato al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze. Possono beneficiare del nuovo bonus Irpef coloro che hanno prodotto redditi di lavoro dipendente e assimilati.
La detrazione fiscale aggiuntiva, che spetta a chi percepisce redditi di lavoro dipendente ed assimilati, con un reddito complessivo annuo oltre 28mila euro, è rapportata al periodo di lavoro ed ammonta a: 480 euro, aumentata del prodotto tra 120 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 35.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 40.000 euro; 480 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro ma non a 40.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 euro.
Più semplicemente, ricorda laleggepertutti.it, per determinare l’importo della detrazione si utilizzano le seguenti formule: se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 35.000 euro: o 480+ 120 x [(35.000- reddito complessivo) /7.000], se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro ma non a 40.000 euro: o 480 x [(40.000- reddito complessivo) /5.000].