MILANO – Con l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico, i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Milano hanno arrestato un 30enne italiano, ritenuto un radicalizzatore dello Stato islamico. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip su richiesta della Procura di Milano. L’indagine ha consentito di documentare come l’uomo ’’aderendo pienamente all’ideologia estremista di matrice salafita, si è impegnato nel diffondere il credo propugnato dall’autoproclamato Stato Islamico, esaltandone le gesta in chiave apologetica e istigando i propri interlocutori a unirsi al jihad globale contro i miscredenti’’. Per realizzare il proprio progetto, il 30enne si è avvalso di internet, utilizzando i social media (tra gli altri, Facebook e la piattaforma ’’Sound Cloud’’) per condividere immagini e documenti audio/video di esaltazione delle azioni violente del Daesh.I fatti contestati, commessi a Milano dal novembre del 2015 e tutt’ora in atto, sono per gli inquirenti aggravati dalle finalità di terrorismo internazionale e dall’utilizzo dello strumento informatico e telematico.Inoltre, la pericolosità del 30enne, evidenziano gli inquirenti, ’’è stata avvalorata dal circuito relazionale – sia nazionale, sia internazionale – particolarmente qualificato, composto da una rete di persone dedite alla sistematica propaganda a favore dello Stato Islamico e dell’esaltazione del Jihad mediante la condivisione di post e commenti sui social’’.