MILANO – A pochi giorni dal via all’Offerta Pubblica di Scambio lanciata da Intesa Sanpaolo, l’amministratore delegato di UBI, Victor Massiah, torna sulla decisione del Consiglio d’Amministrazione della banca di respingere l’offerta. Fino al 28 luglio, gli azionisti UBI potranno decidere se aderire al piano di Intesa o se rimanere soci dell’istituto guidato da Massiah.’’Come impatterà l’offerta di Intesa è difficile da dire’’, afferma in una intervista all’Italpress Massiah. ’’Se dovesse avere successo, molti territori non sarebbero più serviti nè da UBI nè dalla stessa Intesa. Nei territori lombardi per esempio Intesa ha previsto di cedere 500 filiali a BPER. Il nostro Consiglio si è espresso sulla non convenienza e in maniera argomentata sull’offerta. E’ importante leggere sia la documentazione di Intesa sia quella del nostro Consiglio per farsi una idea. Mi piace a titolo esemplificativo fare riferimento però – dice ancora Massiah – a una ricerca svolta da SWG che ha chiesto a diverse tipologie di imprenditori qual era una adeguata conformazione e configurazione del mercato bancario. Ed è emersa con grande forza la scelta di avere adeguata competizione. Era intuibile, era ovvio ma adesso ci sono dei numeri. Oltre il 60, in alcuni casi oltre il 70 per cento delle aziende, vuole avere la possibilità di scegliere tra diversi concorrenti sani. Intesa è una banca molto grande e sana ma anche UBI è una banca sana. Gli imprenditori dicono: ‘vogliamo più di una banca nei nostri territorì’’.