ROMA – Sace chiude il primo semestre con una crescita dell’impegno a sostegno delle imprese italiane in un contesto di ciclo economico avverso, a fronte del ruolo rafforzato affidato a Sace con le disposizioni del Dl Liquidità. Le risorse mobilitate a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione sono risultate pari a 11 miliardi (+37% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con più di 7.500 imprese servite di cui oltre il 90% appartengono al segmento Mid cap e Pmi. Con l’operatività di ’’Garanzia Italia’’, i volumi complessivamente mobilitati a sostegno delle imprese italiane ammontano dunque a circa 20 miliardi. A trainare l’operatività è stata prevalentemente la linea di business focalizzata sul sostegno alle esportazioni delle imprese italiane (+82%), con un incremento sia nei prodotti dedicati alle grandi commesse estere sia negli strumenti utilizzati dalle Pmi. Il supporto di Sace si è focalizzato sui principali settori dell’economia italiana principalmente nelle Americhe, Europa e Africa. L’utile netto – positivo nonostante il contesto – si attesta a 64,5 milioni (in diminuzione rispetto ai 127,3 milioni dell’esercizio precedente per effetto del peggioramento della perdita attesa del portafoglio determinata dalla congiuntura economica negativa dei primi sei mesi dell’anno). Il patrimonio netto è pari a 4,8 miliardi (sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2019), mentre le riserve tecniche lorde ammontano a circa 4,9 miliardi (+22%), a fronte di un portafoglio assicurato lordo pari a 67,3 miliardi.