MILANO – Il ministero per il Sud sta lavorando a un pacchetto di sgravi fiscali per il Mezzogiorno. Si tratta, spiega il ministro Giuseppe Provenzano in un’intervista al ’’Corriere della Sera’’ ’’non di un generico taglio delle tasse, la priorità resta il rilancio degli investimenti pubblici e privati. Propongo una fiscalità di vantaggio per il Sud finalizzata al lavoro’’. ’’Penso a una riduzione del costo del lavoro a Sud, con un abbattimento del 30% dei contributi previdenziali a carico delle imprese. Si può fare già nel 2020, poi – sottolinea il ministro – per il 2021 si dovrà aprire una trattativa con la Commissione europea. Queste misure dovrebbero durare per un periodo abbastanza lungo da poter attivare alcuni effetti. Uno è sull’occupazione; l’altro, indiretto, sull’emersione del lavoro nero; un terzo obiettivo è cercare a intercettare flussi di rilocalizzazioni di imprese dall’estero verso il Sud. L’idea è di prolungare le misure fino al 2030, in maniera decrescente’’.Una misura del genere costa cinque miliardi l’anno. ’’Sulle coperture si può discutere, vanno valutati anche gli effetti fiscali positivi – dice ancora Provenzano -. Per il 2020 si potrebbe coprire con le risorse europee del fondo di React EU destinate alla coesione. Non si tratta di usare il Next Generation EU, il grosso di quello che chiamiamo Recovery Fund, per tagliare le tasse. Ma solo una parte di fondi di coesione, su una misura di forte impatto. Se ci sarà un provvedimento in agosto? Sto spingendo in quella direzione, perchè entri in vigore anche nella seconda parte dell’anno. Bisogna dare una prospettiva all’uscita dalla fase più acuta della crisi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci crede e ci stiamo lavorando. Occorre superare una storica resistenza in Europa, ma credo che la proposta sia convincente e a Bruxelles c’è una consapevolezza nuova. Dobbiamo evitare un collasso economico e sociale del Mezzogiorno che avrebbe ripercussioni per tutta l’Italia’’, conclude.