Roma – Oggi venerdì 31 luglio entrerà in vigore un nuovo Dpcm che porterà a nuove linee guida in Italia. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la proroga, fino al 15 ottobre 2020, dello stato d’emergenza dichiarato lo scorso 31 gennaio in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 29 luglio 2020, alle ore 21.30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Ha svolto le funzioni di Segretario il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020. Il testo proroga, dal 31 luglio al 15 ottobre 2020, le disposizioni di cui ai decreti legge nn. 19 e 33 del 2020 che consentono di adottare specifiche misure di contenimento dell’epidemia. Il decreto, inoltre, interviene per la proroga dei termini di talune specifiche misure, tra le quali quelle per il reclutamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per la permanenza in servizio del personale sanitario, per l’assunzione degli specializzandi, per l’abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario;
per il potenziamento delle reti di assistenza territoriale; per la disciplina delle aree sanitarie temporanee; per l'avvio di specifiche funzioni assistenziali per l'emergenza COVID-19 e per le unità speciali di continuità assistenziale; disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale e finalizzate a facilitare l'acquisizione di dispositivi di protezione e medicali; in materia di distribuzione dei farmaci agli assistiti e di sperimentazione dei medicinali per l'emergenza epidemiologica; misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività; sul trattamento dei dati personali nel contesto emergenziale; per il potenziamento dell'assistenza ai connazionali all'estero in situazione di difficoltà; semplificazioni in materia di organi collegiali; misure urgenti per la continuità dell'attività formativa delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica; per la disciplina relativa al Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19; in tema di lavoro agile; per l’edilizia scolastica.
Si prevede la cessazione al 31 luglio degli altri termini connessi o correlati alla cessazione dello stato di emergenza, previsti da disposizioni diverse da quelle specificamente richiamate nel decreto.Infine, restano in vigore fino all’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art. 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, e comunque non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, le disposizioni di cui al DPCM del 14 luglio 2020. Come sottolinea notizie.it, l’esecutivo giallorosso ha ottenuto la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre; proprio grazie a questo strumento è possibile promuovere nuovi decreti del presidente del consiglio. Cosa prevede quello del 31 luglio?
Le mascherine saranno ancora obbligatorie al chiuso. Bisognerà rispettare il distanziamento sociale di 1 metro e il divieto di assembramento. Ma ci sarà anche il tanto atteso via libera alle fiere, ai viaggi sulle navi da crociera e agli eventi sia pur con alcune prescrizioni severe, con due settimane di ritardo sulla tabella di marcia. I dettagli del nuovo Dpcm del 31 luglio saranno messi a punto nel confronto tra il premier Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e quello degli Affari Regionali Francesco Boccia con i governatori. Bisognerà stabilire le linee guida per impedire – specie in un momento critico per gran parte dell’Europa – il ritorno violento del Covid in Italia. Cosa cambia dal 31 luglio? Non cambia, per esempio, la “gestione della mascherina” ribadendo quanto già deciso con il Dpcm del 14 luglio: per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, e nei centri commerciali la mascherina va indossata correttamente. Così come in tutte le altre attività commerciali, ma anche nelle gallerie d’arte e nei musei, al teatro e al cinema.
Discorso analogo su treni, autobus, metropolitane. Per i dipendenti che lavorano, invece, la mascherina sarà obbligatoria e non potrà mai essere tolta. Riprendono anche le fiere e le discoteche con regole severissime. Dal 31 luglio sarà possibile tornare anche in crociera: la gestione di aliscafi e traghetti ha fatto evidenziare come la possibilità di evitare il contagio, all’interno di queste strutture, sia possibile. Il tutto, però, sarà gestito da prescrizioni specifiche che verranno accordate con i Governatori regionali.