MILANO MARITTIMA – ’’Oggi se si dice qualcosa di diverso si è negazionisti. Smettiamo di terrorizzare gli italiani col bollettino dei morti, di tenere sotto sequestro un Paese intero. A me è venuto il dubbio che questa perenne emergenza convenga a qualcuno politicamente ed economicamente’’. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, durante la festa del partito a Milano Marittima. ’’Il virus c’è stato ed è scoppiato a casa mia – ha proseguito – Per onore della mia terra chiedo che la smettano di rompere le palle alla Lombardia perchè i medici hanno fatto miracoli per salvare vite’’. Per Salvini ’’dichiarare l’emergenza quando non c’è emergenza significa anche non rispettare i 35.000 morti, per questo guardiamo avanti e lasciamo l’Italia libera di tornare a sognare. Vedo molti controlli in giro, ma poi sbarcano migliaia di balordi fregandosene dei regolamenti’’. Quanto all’indagine in Lombardia sui camici che ha coinvolto il governatore Fontana, per il leader della Lega ’’se vogliamo dirla tutta, c’è un governatore indagato per una donazione di migliaia di camici e ce n’è uno non indagato nel Lazio che ha speso 14 milioni senza neanche avere una mascherina, dandoli a un’azienda che si occupa di lampadine. Fontana è benestante di famiglia, è lombardo ed è della Lega. Forse l’attacco alla Lombardia è fondato sul rancore verso chi ha successo’’.