Roma – Il bonus auto 2020 fino a 10 mila euro o incentivo per acquistare una nuova auto si può già richiedere e prenotare sul sito eco bonus.mise.gov.it. Il Bonus o ecobonus auto fino a 10 mila euro previsto nel decreto di Rilancio per supportare la crisi che ha interessato il mercato automobilistico sta già facendo registrare un boom di richieste. Ma vediamo come funziona e come richiedere il bonus auto 2020. La procedura, prevede infatti due momenti distinti: la prima fase di apertura dello sportello partita l’1 agosto è dedicata esclusivamente alla registrazione dei concessionari, che possono iscriversi e caricare i propri dati identificativi.
Solo successivamente, dopo specifica comunicazione, si aprirà la seconda fase e si potrà inserire l’ordine e prenotare l’incentivo. Dalla prenotazione si avranno poi fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo. Per assicurare procedure di prenotazione corrette e trasparenti, sulla piattaforma sarà presente un contatore di risorse per seguire in tempo reale la disponibilità finanziaria del bonus.Ora vediamo quali sono le auto che rientrano nel bonus auto o eco bonus auto 2020. Posto che non esiste una lista chiusa di modelli di veicoli agevolabili, occorre verificare presso i singoli rivenditori o presso le case costruttrici/importatrici se le auto che si vorrebbero acquistare soddisfano i requisiti previsti dalla normativa.
In generale, seguendo le indicazioni del MISE, possiamo dire che sono agevolabili le seguenti categorie di veicoli: automobili (categoria M1); ciclomotori e motocicli (categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e). Veicoli di categoria M1: i contributi per l’acquisto o locazione finanziaria delle automobili (categoria M1) si distinguono rispetto alla presenza o meno di un veicolo da rottamare. Auto con rottamazione, il veicolo da rottamare deve essere: di categoria M1; intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi; omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4; per accedere al contributo Rilancio il veicolo rottamato deve essere anche immatricolato da almeno 10 anni.
Tale contributo è concesso solo se il venditore applica uno sconto di almeno 2.000. Nell’atto di acquisto del veicolo nuovo deve essere indicato: il veicolo da rottamare, il contributo statale ecobonus e l’eventuale contributo Rilancio con lo sconto del venditore. I venditori entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo devono: consegnare il veicolo usato ad un demolitore, che lo prende in carico all’esclusivo fine della messa in sicurezza, della demolizione, del recupero di materiali e della rottamazione; provvedere alla richiesta di radiazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista. Auto senza rottamazione: in caso di acquisto senza rottamazione bisogna indicare nell’atto di acquisto del veicolo nuovo, il contributo statale ecobonus e l’eventuale contributo Rilancio con lo sconto del venditore. Il contributo Rilancio è riconosciuto solo se il venditore applica uno sconto di almeno 1.000.
Veicoli di categoria L, il contributo per l’acquisto o locazione finanziaria dei veicoli a due, tre o quattro ruote (categoria L) si distinguono rispetto alla presenza o meno di un veicolo da rottamare. Con l’entrata in vigore della Legge di Conversione del Decreto Rilancio le prenotazioni inserite dal 19 luglio 2020 possono riguardare solo veicoli acquistati e immatricolati nell’anno 2020. Il veicolo da rottamare deve essere: di categoria L; intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi; omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura. Le varie categorie di veicoli L sono fungibili ai fini della rottamazione. Nell’atto di acquisto del veicolo nuovo deve essere indicato il veicolo da rottamare e il contributo statale ecobonus.
In caso di acquisto (o di locazione finanziaria) senza rottamazione, bisogna indicare nell’atto di acquisto del veicolo nuovo il contributo statale ecobonus.