Bari, 7 ago. – “Ricordiamoci una regola importantissima: con la febbre si sta a casa. Purtroppo noi abbiamo avuto degli importanti focolai causati da persone che sono andate in giro e persino a lavorare con la febbre. Questo oggi non è ammissibile”. Lo ha detto Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all'Università di Pisa e responsabile delle emergenze epidemiologiche della Regione Puglia, a margine della riunione che si è svolta in Prefettura a Bari alla presenza di tutti i prefetti e delle autorità di sicurezza dei sei capoluoghi di provincia e del governatore Michele Emiliano, chiesta da quest'ultimo per fare il punto sull'andamento dell'emergenza epidemiologica da Covid19 e per affrontare il tema dei controlli e del rispetto delle normative.
“Noi dobbiamo fare la nostra parte, il cittadino deve fare la propria parte”, ha proseguito. “Le regole sono sempre quelle: cerchiamo di stare distanti, cerchiamo di indossare la mascherina quando siamo in presenza di altri sconosciuti e soprattutto nei luoghi chiusi e laviamoci le mani. Quello che abbiamo fatto – ha detto il Lopalco – è dare concretezza a quello che fino ad oggi molti hanno concepito come uno slogan, cioè: dobbiamo convivere con il virus.C'è un virus che circola, che all'inizio dell'anno ha creato una crisi importantissima. Noi adesso questo virus lo conosciamo, sappiamo come gestirlo. Dobbiamo trasformare quella che fino a ieri era un'emergenza sanitaria in quella che è la normale, ordinaria amministrazione di una epidemia”, ha sottolineato.
“Su questo noi siamo pronti. Oggi in Prefettura abbiamo parlato di controlli e di regole. Le regole ci sono, abbiamo regolamentato davvero ogni attività, i controlli devono essere intensificati. Abbiamo anche avuto i numeri e sono dei numeri impressionanti, perchè sono migliaia i controlli che le Forze dell'ordine hanno fatto nelle scorse settimane e continuano a fare. Il mio appello personale e accorato – ha concluso Lopalco – è quello di ristabilire una forte alleanza fra il cittadino pugliese, un cittadino maturo che deve rendersi conto che dobbiamo continuare a vivere convivendo con questo virus, e lo Stato e la Sanità”.