Roma – Il bonus Pc e internet da 500 euro previsto a settembre è un voucher annunciato dal ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in supporto alle famiglie italiane. Il bonus probabilmente si potrà richiedere a partire da settembre l’acquisto di pc e tablet o per dotarsi di una connessione internet. Non c’è ancora il testo ufficiale del provvedimento, ma la ministra per l’Innovazione Paola Pisano ha già fornito le linee guida sul suo funzionamento e sui requisiti per poter aver accesso al voucher. Il via libera è arrivato dalla Commissione europea, che ha dato l’ok ai voucher previsti dall’Italia per sostenere le famiglie più deboli.
Bruxelles ha destinato all’Italia un totale di 200 milioni, destinati ad aiutare i nuclei a basso reddito, che si sono trovate in situazioni di particolare disagio dopo l’emergenza Coronavirus.In una intervista al Corriere della Sera Pisano ha spiegato che la Commissione Ue “ha riconosciuto la legittimità del regime di aiuto” che permetterà alle famiglie con reddito Isee inferiore ai 20mila euro di poter beneficiare, dopo l’estate, di un voucher fino a 500 euro: per accedere a servizi di connettività e disporre di un tablet o un personal computer. Al momento, dunque, sappiamo solo che il bonus da 500 euro sarà accessibile a famiglie o singoli che presentino un reddito inferiore a questa cifra.
Questa è solo la prima fase delle misure di sostegno che il Comitato banda ultra larga da lei presieduto ha deliberato per promuovere la domanda di servizi di connettività in tutto il Paese. Un pacchetto che, prosegue la ministra, prevede complessivamente 1.150 milioni di euro di contributi a favore di imprese e famiglie. “Dobbiamo mirare all’indipendenza tecnologica nei confronti dell’estero, a preservare la nostra sovranità digitale, ma dobbiamo muoverci in un’ottica europea rispettando un quadro di regole che ci permetta di preservare la privacy di tutti i nostri dati e ci protegga dal rischio di intrusioni esterne” ha precisato Pisano.
“L’Europa e noi al suo interno siamo in ritardo nello sviluppo di cloud che reggano la competizione con quelli extraeuropei”.