COLONIA (GERMANIA) – Dieci anni dopo Madrid, l’Inter torna a giocare una finale europea. Nel 2010 il condottiero di quella squadra era Josè Mourinho, oggi c’è Antonio Conte, tecnico che alla sua prima stagione milanese ha portato i nerazzurri a un punto dalla Juventus e a un passo da un trofeo importante come l’Europa League che, tra l’altro, per lui, sarebbe anche il primo a livello continentale da mettere in bacheca. ’’Il mio pensiero è sempre rivolto al club, ai calciatori, a cercare di arrivare a giocare al massimo queste partite – dice -. E’ il quarto anno che partecipo alle competizioni europee, ho fatto tutti gli step, ho fatto ottavi e quarti in Champions, semifinali e finale in Europa League, non male direi. Per una società come l’Inter è tanto non essere protagonisti e non giocare una finale di una competizione così importante da 10 anni’’. La squadra nelle ultime partite ha mostrato convincenti miglioramenti: ’’Avevo detto che per accettare l’incarico dovevo sentire anche l’1% di possibilità di poter vincere qualcosa, ma con il lavoro di tutti questa percentuale è andata crescendo. Ho trovato un gruppo encomiabile – spiega Conte -, che è migliorato tanto, ma è merito loro, c’è sempre stata tanta abnegazione e hanno sempre creduto in quello che ho proposto. Adesso c’è anche tanto coraggio a fare cose che prima magari, non dico mettessero paura, ma facevano venire il braccino e tendevamo a non scoprirci troppo’’. E sul Siviglia: ’’L’avversaria di domani è preparata per certe partite. Noi dobbiamo dimostrare di volere alzare la coppa più di loro, c’è voglia, entusiasmo da parte nostra, c’è meno esperienza perchè affrontiamo una squadra che in questi anni ha avuto una storia importante in questa competizione e giocatori che hanno giocato queste gare, da questo punto di vista sono un pò più avvantaggiati rispetto a noi. Il mio augurio è che i ragazzi giochino tranquilli, liberi di testa e determinati. C’è solo un modo per entrare nella storia del club: vincere’’. Alla domanda se quella di domani possa essere la sua ultima gara sulla panchina dell’Inter, Conte ha risposto: ’’Per quello che mi riguarda ho imparato a vivere i momenti. Domani cercherò di godermi la finale senza rimpianti’’.