ROMA – Il mondo del pugilato piange la scomparsa di Alessandro Mazzinghi, uno dei più grandi pugili italiani della storia. Classe 1938, il toscano è morto a Pontedera all’età di 81 anni dopo una breve malattia. ’’Per noi è un giorno triste, ma non possiamo che andare orgogliosi per l’uomo, l’atleta, il Campione e il padre che è stato – hanno scritto su Facebook i figli David e Simone – Ciao Babbo, non ti dimenticheremo mai’’. ’’E’ una brutta, brutta, brutta notizia – ha dichiarato Nino Benvenuti, amico e rivale di Mazzinghi, all’ITALPRESS – E’ come se morissi io, abbiamo sempre fatto le cose di pari passo. Sul ring Sandro era il massimo, l’Avversario con la A maiuscola, aveva tutto ciò che ti metteva in difficoltà. La nostra era una sana rivalità sportiva: se non ci fossi stato io Sandro avrebbe ottenuto un numero ancora maggiore di successi.
Faccio le condoglianze alla famiglia e ai figli, di vero cuore’’. Al cordoglio si sono unite anche le istituzioni, dal sindaco di Pontedera alla Regione Toscana fino alla Federazione pugilistica italiana. ’’Sandro era un personaggio illustre per il mondo dello sport – ha dichiarato all’Italpress il presidente della Fpi Vittorio Lai – un grande campione, un uomo che ha dato tanto al pugilato, a Pontedera, alla Toscana, all’Italia e al mondo intero: ci piange il cuore. La sua rivalità con Benvenuti è stata un pò come quella tra Coppi e Bartali nel ciclismo: tra i due c’era un grande rispetto reciproco. Fortunatamente siamo riusciti con il Coni a consegnargli il Collare d’Oro lo scorso dicembre: ne era molto orgoglioso. Ci lascia uno degli ultimi grandi campioni sportivi che l’Italia ha avuto’’.