Roma – Il bonus da 1.000 euro riproposto nel decreto Agosto può essere richiesto solamente da alcune categorie di lavoratori che necessitano di un supporto economico a seguito dell’emergenza Covid 19. L’articolo 9 del Dl 104 del 15 agosto 2020 prevede infatti il riconoscimento di una somma netta di 1000 euro, erogata dall’INPS, previa domanda telematica, agli stessi soggetti destinatari del contributo nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, eccezion fatta per: liberi professionisti titolari di partita IVA; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO; lavoratori del settore agricolo.
L’inps nelle scorse settimana ha diramato alcuni chiarimenti in merito al bonus da 1.000 euro e sono contenuti nel messaggio n. 3160 del 27 agosto scorso, vediamo quali e i destinatari del bonus. Possono inoltrare domanda di bonus (articolo 9 comma 1) i dipendenti stagionali dei settori turismo e stabilimenti termali che hanno interrotto involontariamente il rapporto tra il 1º gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. I lavoratori stagionali per poter richiedere il bonus da 1.000 euro non devono essere titolari di pensione, indennità di disoccupazione NASPI o rapporto di lavoro dipendente alla data del 15 agosto 2020.
La misura si estende anche ai lavoratori somministrati presso imprese del turismo o stabilimenti termali che abbiano interrotto involontariamente il rapporto tra il 1º gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e, altresì, non risultino di rapporto di lavoro dipendente, pensione o indennità di disoccupazione al 15 agosto 2020. Tra i lavoratori che possono richiedere il bonus da 1.000 euro ci sono anche i lavoratori a tempo determinato (art. 9 comma 5) dei settori turismo e stabilimenti termali in possesso dei seguenti requisiti: titolari di uno o più contratti di lavoro nel settore turismo e stabilimenti termali nel corso del periodo 1º gennaio 2019 – 17 marzo 2020, che abbiano totalizzato almeno trenta giornate di prestazione; titolari nel 2018 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel settore turismo e stabilimenti termali di durata pari ad almeno trenta giornate; che non risultino titolari alla data del 15 agosto 2020 di rapporti di lavoro dipendente o pensione.
Tra i lavoratori che possono richiedere il bonus da 1.000 euro vi rientrano anche i lavoratori stagionali (art. 9 comma 2 lettera a) appartenenti a settori diversi da turismo e stabilimenti termali che nel periodo 1º gennaio 2019 – 17 marzo 2020 hanno: cessato involontariamente il rapporto di lavoro; totalizzato almeno 30 giornate di lavoro. Per poter richiedere il bonus da 1.000 euro non devono trovarsi in nessuna delle seguenti situazioni: titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; destinatari di pensione. Il bonus da 1.000 euro è riconosciuto anche ai soggetti titolari di un contratto intermittente o job on call (art. 9 comma 2 lettera b) che abbiano lavorato almeno 30 giornate tra il 1º gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
Come per la casistica precedente anche i lavoratori intermittenti sono esclusi dalla misura se titolari, alla data di inoltro della domanda di: rapporto di lavoro a tempo indeterminato diverso dal job on call; pensione. La misura del “Decreto Agosto” è estesa (articolo 9 comma 2 lettera c) ai soggetti privi di partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, titolari di un rapporto di lavoro autonomo occasionale nel periodo 1º gennaio 2019 – 29 febbraio 2020, che rispettino le seguenti condizioni: Privi di un contratto in essere alla data del 15 agosto;iscritti, in virtù del lavoro occasionale, alla Gestione separata INPS alla data del 17 marzo 2020 cui hanno versato almeno un contributo mensile.
Agli stessi soggetti è inoltre fatto divieto, alla data di presentazione della domanda di bonus, di essere titolari di: contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; pensione. Infine il bonus da 1.000 euro può essere richiesto dai lavoratori che si occupano di vendite a domicilio. Quest’ultimi possono richiedere il bonus da 1.000 euro se, dall’attività in parola, hanno ottenuto un reddito annuo 2019 superiore a 5 mila euro e siano altresì: titolari di partita IVA alla data del 17 marzo 2020; iscritti alla Gestione separata alla data del 17 marzo 2020; non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (ad esempio in qualità di lavoratori dipendenti o pensionati). Come per le categorie precedenti, anche i venditori a domicilio, alla data di presentazione della domanda all’INPS, non possono essere titolari di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato né pensionati. Il bonus può essere richiesto anche dai lavoratori dello spettacolo.
Ai sensi dell’articolo 9 comma 4 i 1000 euro di bonus spettano anche a: iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo almeno 30 contributi giornalieri ivi versati nel 2019, con reddito non superiore a 50 mila euro, non titolari di pensione ovvero che non siano parte di un rapporto di lavoro alla data del 17 marzo 2020; lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri versati nel 2019 ed un reddito non superiore ai 35.000 euro. le domande per il bonus vanno effettuate all’Inps. I soggetti già destinatari dell’indennità nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 non dovranno fare nulla. Sarà quindi l’INPS d’ufficio a riconoscergli il bonus, previa verifica dei requisiti.