Roma, 22 set. – “A me interessa fino a un certo punto chi abbia vinto o perso il referendum. Ha vinto il Sì? Benissimo, sarà il momento di dimostrare con i fatti che questo Sì vale qualcosa di importante”. E' il pensiero di Alba Parietti che, parlando con l'AdnKronos, non intende entrare nel merito dell'esito del referendum e delle elezioni regionali ma preferisce guardare ai risultati che le Istituzioni saranno in grado di raggiungere da ora in avanti.
"Mi interessa capire – spiega – come la politica attivamente darà il buon esempio e come le classi privilegiate siano disposte a sacrificare sè stesse. Ho sempre trovato di cattivo gusto salire sul carro del vincitore”. La preoccupazione della Parietti è che il “Paese abbia un welfare adeguato, che la salute delle persone sia tutelata, che le pensioni vengano pagate e che le classi più deboli siano trattate con rispetto”. In questo senso “la politica deve dare il buon esempio: ha vinto il Sì? Benissimo, sarà il momento di dimostrare con i fatti che questo Sì vale qualcosa di importante”.
"Aspetto di vedere – aggiunge la Parietti – il miglioramento, i tagli dei costi della politica, aspetto di vedere quanto la politica si sacrifichi. Per me il leader politico deve essere una figura di riferimento che, per primo, dà il buon esempio. E' ora che i capitani ci mettano la vita oltre che la faccia". Per la Parietti, "il politico deve avere lo stesso ruolo di un comandante che scende per ultimo dalla nave. In un Paese che si è completamente sacrificato per tutto quello che è successo, bisogna che la politica mostri qualcosa di chiaro ed evidente. L'importante è che si sacrifichi chi ha più rispetto a chi ha di meno. Per me questo oggi significa essere di sinistra", conclude la Parietti.