Roma – Il bonus aggiuntivo da 500 euro extra Covid è previsto dall’Inps per alcuni lavoratori. Ecco cosa fare per averlo e la modalità della domanda all’Inps. Si tratta di un contributo annunciato con una circolare, la n.104, dell’Inps. Ma vediamo cosa fare per avere il bonus aggiuntivo extra Covid da 500 euro per 3 mesi. Per ottenere il bonus di 500 euro extra è necessario fare domanda a INPS mediante i tradizionali canali stabiliti ed è proprio l’Istituto a spiegarlo nella circolare. L’indennità aggiuntiva per COVID-19 specifica INPS è erogata, previa domanda, per le mensilità spettanti.
Questa infatti viene concessa per un massimo di tre mesi, parametrata all’effettivo periodo di sospensione dell’attività. Per ottenere il bonus di 500 euro extra i lavoratori devono inviare la domanda a INPS esclusivamente in via telematica attraverso il portale dell’Istituto e per il Patronato. La circolare Inps spiega quali sono le credenziali per la domanda: PIN rilasciato dall’INPS (INPS ricorda che non rilascerà più nuovi PIN a decorrere dal 1° ottobre 2020); SPID di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS). Dal momento che ora è possibile fare domanda per il bonus 500 euro extra per Covid i lavoratori che vogliano farlo in autonomia possono accedere al servizio e inviare l’istanza in pochi semplici passaggi che illustriamo di seguito:accedere al servizio dedicato alle indennità COVID-19 per autonomi, subordinati e parasubordinati implementato per il nuovo bonus 500 extra; inserire il codice fiscale, già riconosciuto dal sistema, recapito telefonico e indirizzo email e premere “avanti”; selezionare l’unica voce disponibile “Indennità per il mese di marzo, aprile e maggio prevista dal Decreto Interministeriale del 13 Luglio 2020 in favore di: Lavoratori dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali”. Dopo aver selezionato apparirà una finestra sottostante accanto alla voce “Categoria di Indennità” dove dal menù sarà possibile selezionare Lavoratori Comuni c.d. “Zona Rossa” indicati su allegato 1 DPCM 01/03/20 (Art.44 bis DL 18/20) e premere “avanti”; selezionare la modalità di pagamento tra accredito su conto corrente, bonifico domiciliato o accredito su un IBAN Area SEPA (extra Italia).
Scegliendo una delle opzioni occorre inserire i dati relativi (IBAN per esempio). Premere “avanti”; ora bisogna rilasciare le dichiarazioni selezionando i campi e la domanda si conclude con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali; nella pagina successiva selezionando il pulsante “conferma” la domanda viene inviata e non sarà più possibile modificarla. Con il pulsante abbandona la domanda per il bonus 500 euro delle tre mensilità viene cancellata. In alternativa al portale web il bonus di 500 euro può essere richiesto tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Per avere il bonus 500 euro extra queste categorie di lavoratori devono svolgere l’attività lavorativa alla data del 23 febbraio 2020 nei comuni inseriti nell’allegato 1 del DPCM del 1° marzo 2020, quindi nei primi comuni individuati come zone rosse e che sono nella regione Lombardia: Bertonico;Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini. E a ’Vo in Veneto.
Ecco le categorie dei lavoratori che possono richiedere il bonus aggiuntivo da 500 euro extra Covid per 3 mesi: collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata; titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale; lavoratori autonomi o professionisti, ivi compresi i titolari di attività di impresa, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché alla Gestione separata INPS; titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo; liberi professionisti iscritti alle Casse autonome professionali; lavoratori che alla data del 23 febbraio 2020 erano in attività lavorativa e iscritti alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni; imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola, nonché i coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli iscritti nelle rispettive gestioni autonome.