Roma – "La riapertura in presenza della scuola era molto importante, era un dovere morale da parte di tutto il governo. Non è stato facile, dietro c'è stato un lavoro enorme da parte di tutti. Le prime due settimane, rispetto al contagio, ci danno dati buoni ma non dobbiamo festeggiare: bisogna rimanere molto cauti, avere massimo senso della responsabilità e rispetto delle regole fuori dalla scuola, abbiamo fatto tanta fatica per riaprire ora la scuola va protetta, perchè deve rimanere aperta". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, opite di 'Nemmeno con un clic' di Cinzia Leone sulla pagina Facebook del M5S.
"La scuola diventa l'antidoto alla violenza di genere. La violenza di genere la vediamo soprattutto sui social, sulla rete che sono strumenti fondamentali ma vanno bene utilizzati. Serve un'educazione all'uso dello strumento e penso che questo lo debba fare anche la scuola. Le famiglie e la scuola possono fare la differenza, devono collaborare", ha sottolineato poi Azzolina.
"Ai miei tempi – ha raccontato – se c'erano episodi di bullismo si veniva torturati 'solo', diciamo così, nelle ore in cui si stava in classe. Adesso con il cyberbullismo, insieme con il sessismo, questa tortura psicologica rischia di essere permanente andando sulla rete". "Il 90% circa delle aggressioni social sono rivolte alle donne e questo dovrebbe far riflettere – ha spiegato ancora – io sono stata attaccata da ministra con attacchi sessisti. Ma gli attacchi sono fatti anche ad altre cariche. La critica costruttiva – ha proseguito – è sempre ben accetta, ma non l'offesa sessista e anche profondamente volgare nei confronti delle donne. Tra l'altro io sono adulta e corazzata, e provo pena per loro che mi offendono, ma ad una studentessa che non ha forse gli strumenti psicologici per difendersi, lì si rischia di fare danni veramente seri". "La violenza non ha colore politico – ha evidenziato Azzolina – Le donne devono fare squadra".