Roma – Il Ministero della Giustizia avvia la selezione per un concorso da 616 posti per gli iscritti ai Centri per l’impiego. Si tratta di 616 operatori da inquadrare in Area II, posizione economica F1, con un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. I posti disponibili sono negli uffici giudiziari con sede nelle seguenti Regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria. Ecco quali sono i requisiti per partecipare: cittadinanza italiana; aver compiuto il 18 ° anno di età; aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di II grado (scuola media inferiore); idoneità fisica per lo svolgimento delle mansioni previste dal lavoro; non essere stati dispensati, destituiti o decaduti dall’impiego presso una pubblica amministrazione; non essere stato condannato per via penale, sentenze passate in giudicato, reati comportanti l’interdizione dai pubblici uffici.
Per partecipare al concorso da 616 posti non occorre fare nessuna domanda. Entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del presente concorso avvenuta l’8 ottobre 2020, la Direzione generale del personale e della formazione del Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi) invia alle amministrazioni regionali di competenza del territorio, la richiesta di avviamento e selezione di un numero di lavoratori pari al doppio del numero dei posti richiesta a copertura. Entro 45 giorni dall’avvenuta richiesta, le amministrazioni regionali devono, poi, procedere con l’avviamento a selezione dei lavoratori richiesti. Nel caso in cui, risultasse insufficiente il numero di candidati atto a ricoprire tutti i posti, la Direzione generale del personale e della formazione del Ministero della Giustizia richiederà altri nominativi.
Al termine della richiesta di avviamento, per ogni circoscrizione provinciale sarà stilata una singola graduatoria. Gli interessati, infine, sono obbligati ad auto certificare presso i Centri per l’impiego, il possesso dei titoli di preferenza. Vediamo in cosa consiste la prova d’esame: la commissione esaminatrice, inoltre, si occuperà di verificare l’idoneità del candidato a svolgere le funzioni previste dal profilo dell’operatore giudiziario, che avrà luogo presso le Corti di appello. Le prove d’esame consisteranno in un iniziale colloquio, per poi proseguire con una prova d’idoneità che servirà a verificare: la capacità di riordinare fascicoli cartacei; il possesso delle nozioni basilari per l’uso di PC e di sistemi informatici.
Coloro che saranno selezionati al termine delle prove, saranno assunti nella forma prevista dal Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto funzioni centrali, come operatore giudiziario (area II, F1).